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“Figli e figliastri”: 10a edizione del rally di Caltanissetta a rischio

Redazione

“Figli e figliastri”: 10a edizione del rally di Caltanissetta a rischio

Ven, 24/08/2012 - 11:55

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Michelangelo Lo Vetere

CALTANISSETTA – La scellerata e approssimativa conduzione dell’Amministrazione da parte di Michele Campisi e della sua personale giunta, sta per compiere l’ennesimo disastro: rischia di saltare la decima edizione del Rally di Caltanissetta.
La gara automobilistica valida per la Coppa Italia, la continuazione dello storico e memorabile Rally di Primavera, rischia di scomparire a causa dell’esiguo contributo di appena 10mila euro promesso dal Comune di Caltanissetta agli organizzatori della Caltanissetta Corse.
Il taglio di oltre il sessanta per cento sul solito apporto comunale fa crollare il bilancio della manifestazione che ha un costo di oltre sessanta mila euro.
Il Rally di Caltanissetta è ormai un appuntamento classico nel panorama degli eventi sportivi siciliani e ogni anno attira nella nostra città migliaia di appassionati creando un movimento economico non indifferente, come dimostrano il “tutto esaurito” negli alberghi e i pienoni nei bar e nei ristoranti della città per almeno due giorni; ma benefici ne hanno tutti, dai benzinai ai gommisti, per esempio e non soltanto nei due giorni della manifestazione visto che centinaia di piloti si riversano lunghe le nostre strade anche nei fine settimana antecedenti  la corsa.
Un investimento, quindi, minimo ma intelligente per l’Amministrazione che paradossalmente in pratica getta la spugna.
L’assessore Angilella, pur rendendosi conto della situazione, ha allargato le braccia dicendo che di più non si poteva fare, visto che si è ritrovato senza fondi.  
Stesso trattamento in verità non è stato riservato al Torneo Internazionale di Tennis per il quale complessivamente l’Amministrazione Comunale ha impegnato quasi 80mila euro svuotando così ogni capitolo di spesa del bilancio destinato allo sport.
Una scelta precisa di Campisi di cui si assume tutte le responsabilità. Lui è il Sindaco e può decidere di investire su un torneo che da a Caltanissetta visibilità anche internazionale. Ma siamo sicuri che tale scelta sia la più logica? La più intelligente? La più sostenibile?
Un investimento di sola immagine, perché nulla resta sul territorio, può giustificare tale decisione?
Ci chiediamo se è giusto sull’altare di un torneo di tennis, per quanto importante, possano essere penalizzate tante altre discipline sportive, tante altre manifestazioni, la Nissa e perfino la Settimana Santa?
Nessuno discute il livello e l’organizzazione di quel torneo di tennis ma è una manifestazione che Caltanissetta non può sostenere. Bisogna prendere atto della realtà che ci circonda e a malincuore operare scelte più realistiche e più obiettivamente adeguate alla nostra condizione.
Speriamo che in extremis il Comune possa intervenire ad aiuto di organizzatori che ogni anno ci hanno rimesso del proprio pur di portare avanti una gara che, facendo il paio con la ormai mitologica Coppa Nissena, rispetta e rinnova i valori della nostra tradizione e alimenta nel suo piccolo diversi settori della nostra asfittica economia.
CL 24/08/12
   Michelangelo Lovetere                                                                                                              

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