SERRADIFALCO – Si è svolto giovedì pomeriggio il Consiglio Comunale “post terremoto politico” causato dalle dimissioni di massa di tutta la minoranza.
Come preannunciato i neo consiglieri che subentrano ai dimissionari non si sono presentati alla seduta consiliare, ma sono stati ugualmente nominati così come previsto dalla legge.
Infatti, secondo una sentenza del CGA della Sicilia (Consiglio di Giustizia Amministrativa) letta nel corso della seduta dal segretario comunale, la dottoressa Piera Mistretta, non è valida una rinuncia alla surroga presentata da parte di uno o più neo consiglieri prima di essere nominati in Consiglio Comunale. Qualora i consiglieri volessero declinare l’incarico possono presentare le proprie dimissioni dopo la nomina, oppure far decadere il proprio incarico automaticamente dopo tre assenze ingiustificate in Consiglio.
Così, i neo consiglieri di minoranza al momento sono Giuseppe Farrauto, Vincenzo Garufi, Patrizia Gioè, Tonino Giordano, Alfonso Palmeri e Antonella Turrigrossa, i quali dovranno adesso formalizzare il loro disinteresse a ricoprire la loro carica in seno alla massima assise cittadina inviando le loro dimissioni formali.
Nel corso della seduta consiliare di giovedì sono intervenuti i consiglieri del gruppo di maggioranza “Semplicemente Serradifalco” Salvatore Caramanna, Graziano Cipollina, Flavio Aprile, Rosario Ristagno, Salvatore Virgadauro, Ciro Raggio, Giuseppe Montante e Gian Paolo Costa.
Nelle loro dichiarazioni i consiglieri di maggioranza hanno tutti sottolineato come siano inaccettabili a livello democratico le dimissioni della minoranza, perché agendo così hanno provocato un danno morale venendo meno al rapporto fiduciario instaurato con i loro elettori, segnando uno spiacevole precedente storico all’interno del Consiglio Comunale serradifalchese.
I consiglieri di maggioranza hanno anche evidenziato che se di protesta si tratta, così come dichiarato nella lettera di dimissioni, a maggior ragione i loro colleghi di minoranza sarebbero dovuti rimanere a ricoprire il loro incarico istituzionale, svolgendo concretamente il loro ruolo di controllo e opposizione.
Dal canto loro, gli ex consiglieri della lista “Giovani Siciliani” Leonardo Burgio, Paolo Sferrazza, Michele Milazzo, Giacomo Locurto, Paola Lobue e Luigi Fortino rimangono fermi nella loro posizione, dichiarando che visti questi primi due anni di Amministrazione Comunale e di mancanza di risposte alle loro interrogazioni le dimissioni rappresentano l’unico segnale forte di protesta.
Laura Spitali
