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Consiglio provinciale: approvata all’unanimità la mozione che prevede la rescissione del contratto con Caltaqua per le gravi inadempienze

Redazione

Consiglio provinciale: approvata all’unanimità la mozione che prevede la rescissione del contratto con Caltaqua per le gravi inadempienze

Dom, 22/07/2012 - 12:29

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CALTANISSETTA – Rescissione del contratto con Caltaqua per le gravi inadempienze sulla gestione del servizio idrico integrato, da portare all’esame di un’assemblea straordinaria dell’Ato CL 6. E’ questa la richiesta contenuta in una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale: a presentarla è stato il capogruppo del Pid Gaetano Petralia, che l’ha motivata “per i ripetuti mancati adempimenti contrattuali e principalmente per il mancato raggiungimento, nell’ambito degli obiettivi connessi al livello di qualità del servizio all’utenza, del servizio di distribuzione 24 ore al giorno da garantire entro i primi sei anni dall’insediamento del soggetto gestore, e cioè entro settembre 2012”.
Petralia ha ribadito in aula i tanti disagi avvertiti in più comuni per il disservizio idrico e i tanti appelli lanciati a Caltaqua, ma senza pratici riscontri, tanto che a Mazzarino si è arrivati perfino alla denuncia di tali inadempienze alle forze dell’ordine. E’ pertanto arrivato il momento – ha detto il consigliere – di chiedere con forza la rescissione del contratto previa assemblea straordinaria dell’Ato cui possa assistere anche lo stesso Consiglio provinciale, giacché “la questione acqua in questa provincia – si legge nella mozione – risulta ancora una problematica non risolta e anzi dopo l’affidamento del Servizio idrico integrato all’attuale gestore Caltaqua, avvenuto con contratto del 27 luglio 2006, la situazione è notevolmente peggiorata. Le azioni condotte a vario titolo dai cittadini, dalle organizzazioni ed associazioni dei consumatori, dai sindacati e dai rappresentanti del popolo (consiglieri comunali e provinciali) sono state tante e tutte convergono sul fatto che questo Ambito territoriale di “ottimale” ha ben poco, sia sotto l’aspetto tecnico perché di fatto è nato pur sapendo della carenza di fonti di approvvigionamento idrico adeguate alle esigenze dell’intera popolazione provinciale, e sia sotto l’aspetto economico visto che contrariamente alle previsioni legislative il costo del servizio anziché diminuire è notevolmente aumentato senza peraltro che ci sia stato nessun miglioramento nell’efficienza del servizio stesso”. La mozione approvata sarà subito inviata ai sindaci del territorio.
Sull’argomento sono intervenuti alcuni consiglieri. Cannizzo ha ricordato l’istituzione in passato di commissioni di studio per la verifica della gestione idrica senza che si sia venuti mai veramente a capo del problema (e il Consiglio provinciale si accinge ad istituirne una nuova). Dell’Uomini ha reiterato la necessità dell’assemblea straordinaria, da tenersi magari presso la stessa Provincia, mentre per Capizzi è utile l’attivazione di una nuova commissione proprio per approfondire la problematica, in un contesto di proteste dovute all’accentuarsi del disservizio. Anche D’Arma ha convenuto sul fatto che proprio dalla Provincia debba venire l’input al coinvolgimento di tutti gli attori chiamati in causa dalla problematica, con la nuova commissione che potrà da parte sua dare maggior forza alla mozione. Ha concluso Cascino, ricordando anch’egli le tante inadempienze di Caltaqua che hanno creato pesanti disagi, basti citare il caso di Gela.
Il Consiglio provinciale si è quindi aggiornato a mercoledì prossimo, alle ore 16, quando dovrà appunto trattare l’istituzione, su proposta del consigliere Delpopolo, di una commissione consiliare speciale di studio sulle problematiche relative all’Ato idrico.