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Caltaqua, alla provincia alcuni consiglieri chiedono l’istituzione di una commissione che verifichi l’operato degli “spagnoli”

Redazione

Caltaqua, alla provincia alcuni consiglieri chiedono l’istituzione di una commissione che verifichi l’operato degli “spagnoli”

Mer, 11/07/2012 - 01:16

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Tonino Delpopolo

CALTANISSETTA – Istituire una commissione consiliare speciale di studio che possa accertare, per mezzo dei soggetti istituzionali e privati, eventuali disservizi o inadempienze della società Caltaqua di Caltanissetta.
Questa proposta è stata avanzata da un gruppo di consiglieri provinciali – primo firmatario Antonino Delpopolo Carciopolo – al presidente del consesso, “in riferimento – si legge nella richiesta – alle continue e ripetute contestazioni presentate da numerosi soggetti istituzionali e da parecchi cittadini che segnalano reiterati disservizi di Caltaqua, e al fine di verificare con certezza le eventuali inadempienze contrattuali, funzionali, organizzative, strutturali dovute, presumibilmente, all’inefficienza dell’ente gestore”.
Secondo la proposta avanzata da Delpopolo e sottoscritta da Catalano, Ascia, Capizzi, Licata, Cirrone Cipolla, Ferrante, Sanfilippo, Cacioppo, Sorce e Bellanca, l’organismo avrà la durata di sei mesi dalla costituzione ed agirà autonomamente. Lo stesso organismo, tramite il commissario straordinario della Provincia, dovrà richiedere all’ATO idrico tutti quei documenti (convenzione, disciplinare, regolamento, altri atti) che permettano di prendere contezza della problematica e delle eventuali responsabilità del gestore ai sensi dell’art. 5 della convenzione di gestione e dell’art. 21 “Controlli da parte dell’Autorità” e dell’art. 3 del disciplinare tecnico.
La commissione – si legge ancora nella proposta – potrà, in sinergia con l’ATO CL 6, verificare e sollecitare l’avvio di tutte le opere bloccate nonostante il finanziamento di circa 25 milioni di euro (dovrà accertare perché non sono stati presentati i progetti esecutivi di tali opere e di chi è la responsabilità). Dovrà inoltre obbligatoriamente contattare sindaci, amministratori locali, privati cittadini, al fine di verificare le segnalazioni e le istanze delle comunità del territorio e presentare, a lavoro ultimato, un dossier al Consiglio provinciale che, se riscontrerà gravi inadempienze, potrà proporre all’ATO la rescissione del contratto con Caltaqua per la gestione del servizio idrico integrato.
La proposta di istituire questa commissione speciale sarà portata all’esame del Consiglio provinciale.