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ENI: Cgil, Cisl e Uil chiedono d’avviare un tavolo di confronto col Governo nazionale per rilanciare il sito industriale di Gela

Redazione

ENI: Cgil, Cisl e Uil chiedono d’avviare un tavolo di confronto col Governo nazionale per rilanciare il sito industriale di Gela

Gio, 19/04/2012 - 18:44

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CALTANISSETTA – La decisione assunta da ENI di fermare parte gli impianti della Raffineria di Gela per un periodo di 12 mesi, ponendo la forza lavoro del diretto in cassa integrazione con conseguenti rifluenze negative per i lavoratori dell’indotto, creano forti preoccupazioni per la ricaduta occupazionale che una siffatta decisione può avere in un territorio a forte desertificazione di iniziative produttive.

Da più di un anno assieme a Confindustria, alla Provincia Regionale, alla Regione Siciliana, al Sindaco di Gela e ai vertici della Raffineria, abbiamo lavorato per realizzare un protocollo di intenti che accompagnasse il riordino del sito e ciò, per consentire alla raffineria  di competere con il resto della raffinazione Europea, certi che gli investimenti annunciati e in corso di realizzazione, aiutassero il sito a consolidarsi e a rilanciare la produzione. Il protocollo non ha potuto definire i suoi effetti per l’assenza di decisioni del Governo Regionale, in altre parole per la mancanza di volontà a definire gli ammortizzatori sociali che dovrebbero accompagnare l’intervento e per l’assenza di una risposta alla richiesta di un accordo di programma per il territorio. Siffatta condizione, porta il Sindacato Confederale della provincia di Caltanissetta, a valutare l’opportunità di continuare a restare in quel tavolo prefettizio, tantè che a giorni valuteremo le decisioni conseguenti. Siffatta considerazione trova ragione d’essere nel fatto che mentre si discute sul riordino del diretto e dell’indotto della Raffineria di Gela, l’ENI decide di rompere il percorso relazionale e istituzionale.

Da un incontro con le Categorie, avvenuto nella giornata di ieri, si è colto tutto lo stato di preoccupazione di una siffatta decisione, ed è emerso un dato discutibile (almeno sotto l’aspetto decisionale), che l’intera crisi della raffinazione non può essere pagata dal solo sito di Gela e per un periodo così lungo. Riteniamo che i sacrifici, se necessari, vadano equamente ripartiti fra tutte le Raffinerie italiane.

Per questo chiediamo alle Segreterie Nazionali di CGIL – CISL – UIL, d’avviare un tavolo di confronto col Governo nazionale per rilanciare il sito industriale di Gela e, accompagnati dalle Categorie di riferimento, un incontro con i vertici dell’ENI per rivedere la posizione assunta.

Alle Segreterie Regionali, chiediamo di rivolgere una richiesta d’incontro all’On.le Presidente della Regione, per valutare gli aspetti della gestione di quanto annunciato, i provvedimenti di accompagno, le autorizzazioni ancora non rilasciate necessarie alle opere da realizzare e la dichiarazione dello stato di crisi.

Al signor Prefetto, chiediamo la convocazione immediata del Tavolo Prefettizio per affrontare nel merito il protocollo d’intenti, con la presenza della Regione Sicilia.

Distintamente

firmato

CGIL                                                          CISL                                                            UIL

Il Segretario Generale                      Il Segretario Generale                Il Segretario Generale

N. Giannone                                              E. Gallo                                       S. Pasqualetto