CALTANISSETTA – I Comuni decidono della vita quotidiana di ognuno di noi. Possono avvelenarci con una discarica o avviare la raccolta differenziata. Fare parchi per i bambini o centri commerciali per gli speculatori. Costruire parcheggi o asili. Privatizzare l’acqua o mantenerla pubblica e sotto il loro controllo. Dai Comuni si deve ripartire a fare politica, una politica nuova, quella partecipata, dove siano i CITTADINI a decidere le scelte economiche dell’amministrazione comunale.
Il MoVimento 5 Stelle crede che la strada, l’unica strada percorribile per avviare questo fenomeno di cambiamento e di miglioramento sia la Democrazia Partecipata.
Stiamo raccogliendo le firme per la petizione “IO PAGO IO DECIDO” per introdurre strumenti di democrazia partecipata nel regolamento comunale che permettano ai cittadini di poter far sentire la loro voce nelle scelte amministrative. Chiediamo che il bilancio di previsione, cioè il bilancio in cui si decidono i capitoli di spesa, venga fatto attraverso assemblee pubbliche nelle quali siano anche i cittadini a proporre e votare i vari capitoli di spesa. Lo fanno in realtà grandi come la Svizzera, non possiamo farlo a Caltanissetta? Certo che sì! In questa ottica vogliamo cominciare a parlare di assemblee partecipate, cosa sono? Come si fanno? Per questo motivo abbiamo invitato Paolo Michelotto autore del libro “Democrazia dei Cittadini” per fare un incontro dove simuleremo un’assemblea partecipata, per capire fino in fondo le potenzialità di questa pratica, toccheremo con mano come, con i giusti strumenti, possiamo amministrare tutti insieme la nostra città.
LA PAROLA AI CITTADINI si terrà domenica 19 febbraio alle ore 17 presso l’auditorium dell’ ITI Mottura in viale della Regione 71, l’ingresso è gratuito, non sarà una semplice conferenza sul tema, ma faremo una vera e propria sperimentazione del metodo di partecipazione. Tutti gli intervenuti avranno la possibilità di parlare e proporre progetti, idee e tutti avranno la possibilità di dire la loro opinione rispetto alle proposte, alla fine voteremo le proposte più interessanti. E’ la democrazia dal basso, quella fatta da tutti, dove “Ognuno vale Uno”.