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Dopo l’attacco di Rita Borsellino, Sgarbi risponde:”Appartiene a quella categoria di “becchini della Sicilia” che vedono la mafia anche la’ dove non c’e'”

Redazione

Dopo l’attacco di Rita Borsellino, Sgarbi risponde:”Appartiene a quella categoria di “becchini della Sicilia” che vedono la mafia anche la’ dove non c’e'”

Gio, 09/02/2012 - 23:18

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Rita Borsellino

PALERMO – “In Sicilia la speranza c’e’ ed e’ nelle mani dei tanti siciliani e delle tante siciliane che ogni giorno, con onesta’ e buona volonta’, lavorano per il futuro di questa terra. Quelle di Sgarbi sono parole inaccettabili, intrise di luoghi comuni. Il che dimostra che non ha mai capito nulla di questa terra. Da amministratore ha fallito e si assuma le sue responsabilita’, comprese quelle politiche. La Sicilia non ha bisogno di polemisti, ma di persone serie”. Lo dice Rita Borsellino in merito alle parole di Vittorio Sgarbi, ex sindaco di Salemi, che in un’intervista ha sostenuto: ‘Sono convinto che per la Sicilia non ci sia speranza’. “La speranza – continua l’europarlamentare – la si costruisce con i fatti, non con le parole. La Sicilia e’ terra di antimafia, di uomini e donne che hanno dato la vita per la liberta’ e la democrazia. Sotto questo profilo, il resto del Paese ha solo da imparare dai siciliani e spero lo faccia in fretta, vista la presenza sempre piu’ forte delle mafie al Nord. Anche Sgarbi avrebbe potuto imparare tanto dai siciliani, ma ha perso una grande occasione”.

Vittorio Sgarbi

La replica di Vittorio Sgarbi:

“Non accetto moralismi ipocriti da una come Rita Borsellino che vive di parole, oltre che di luce riflessa, e non ha mai fatto nulla, di concreto, per la Sicilia e i siciliani, se non mettersi a guardare dall’alto verso il basso e sputare sentenze in nome di un devastante professionismo dell’antimafia che consente a lei e ad altri mediocri come lei, di sopravvivere politicamente utilizzando la mafia come strumento di lotta politica”. E’ la dura replica di Vittorio Sgarbi alle dichiarazioni di Rita Borsellino. “Le sue parole sono peggio della lupara – aggiunge – perche’ servono solo a delegittimare chi, come me, si e’ misurato nella sfida del cambiamento con i fatti. Io ho avuto il coraggio di “fare”, amministrando una citta’, confrontandomi sia con i problemi della gente che con i progetti culturali di ampio respiro, rischiando, come sta accadendo, di andare incontro al fango di investigatori infedeli, le cui responsabilita’ verranno a galla. Il tempo e’ galantuomo. La Borsellino appartiene a quella categoria di “becchini della Sicilia” che vedono la mafia anche la’ dove non c’e'”.