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Caso SAP, Il commissario liquidatore dell’Ato CL2 accusa la prefettura nissena: “Ritardi inammissibili”

Redazione

Caso SAP, Il commissario liquidatore dell’Ato CL2 accusa la prefettura nissena: “Ritardi inammissibili”

Gio, 16/02/2012 - 20:28

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CALTANISSETTA – “Inammissibili ritardi” nel rilascio dell’informativa antimafia. A sostenerlo e’ il commissario liquidatore dell’Ato Ambiente CL2 di Gela, Giuseppe Panebianco, che attacca la prefettura di Caltanissetta, per aver rilasciato dopo otto mesi la certificazione antimafia riguardante la Sap di Agrigento (la societa’ che gestisce il servizio di smaltimento dei rifiuti nei sette comuni consorziati). L’informativa, richiesta l’estate scorsa, e’ stata consegnata alla societa’ d’ambito solo ieri e “non esclude” il rischio di infiltrazioni mafiose nell’assetto societario dell’azienda agrigentina. Il solo “sospetto” portera’ l’Ato a rescindere il contratto con la Sap. Le preoccupazioni del commissario dell’Ato gelese riguardano sia l’efficacia della lotta alla mafia, che in passato ha controllato il settore dei rifiuti a Gela e che sono emersi nell’ambito dell’ operazione antimafia denominata “Munda Mundis” sia per la possibile paralisi del servizio di smaltimento dei rifiuti, nel periodo di vacatio che si verra’ a creare una volta mandata via la Sap. “E’ a rischio la salute pubblica – ha sostenuto Panebianco – e i tempi tecnici, abbastanza lunghi, per una nuova gara d’appalto, non lasciano ben sperare”.