Salute

Sicilia sotto scacco: pompe di benzina e scaffali vuoti

Redazione

Sicilia sotto scacco: pompe di benzina e scaffali vuoti

Mer, 18/01/2012 - 20:24

Condividi su:

PALERMO – Bloccate le autocisterne per il trasporto di benzina e gasolio nelle raffinerie della Isab di Priolo e della Esso di Augusta. I manifestanti del movimento ‘Forza d’urto’ presidiano gli ingressi del Petrolchimico per fermare i mezzi pesanti con i carichi di carburante che riforniscono la Sicilia. L’attivita’ di raffinazione, secondo quanto fanno sapere le aziende, non si e’ comunque arrestata. Sono in aumento i blocchi nella provincia di Siracusa, arrivando anche nel capoluogo dove e’ stata organizzata una protesta davanti al mercato ortofrutticolo. Dopo una giornata di forti tensioni, prevale in parte la mediazione del prefetto di Caltanissetta al petrolchimico di Gela dove gli autotrasportatori avevano bloccato le vie di accesso. Alle 14, i lavoratori turnisti della raffineria erano stati fatti salire su alcuni pullman, che, scortati dalla polizia, hanno tentato di superare i blocchi, ma invano. Il personale che sta facendo marciare gli impianti e’ in servizio ininterrottamente da ieri sera alle 22. Ma intorno alle 17.30 e’ stato concesso di effettuare il cambio. La direzione della raffineria aveva annunciato in prefettura che a fronte del permanere della linea dura, avrebbe fermato gli impianti per ragioni di sicurezza. Non e’ tutto nel nisseno. La raccolta dei rifiuti, da ieri e’ sospesa. I camion utilizzati per la raccolta dei rifiuti, non possono dirigersi verso la discarica di Timpazzo e, di conseguenza, i vertici dell’Ato ambiente hanno deciso di interrompere l’intero servizio. I manifestanti stazionano con i loro tir anche lungo la scorrimento veloce 640 che collega Caltanissetta ad Agrigento.