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Odg mantenimento Corte d’Appello, l’iniziativa del PD alla Provincia

Redazione

Odg mantenimento Corte d’Appello, l’iniziativa del PD alla Provincia

Ven, 27/01/2012 - 23:03

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Alfonso Cirrone Cipolla

CALTANISSETTA – Un articolato ordine del giorno sul rischio di soppressione del Tribunale di Nicosia e sulle relative conseguenze per il mantenimento della Corte d’Appello di Caltanissetta, è stato presentato alla Provincia dal gruppo consiliare del Pd, con primo firmatario il capogruppo Alfonso Cirrone Cipolla.

Alla luce, infatti, delle iniziative intraprese dal Governo centrale per la riorganizzazione sul territorio degli uffici giudiziari, con tale documento si impegnano l’Amministrazione e il Consiglio provinciale “a porre in essere ogni iniziativa possibile  allo scopo di scongiurare la soppressione del Tribunale di Nicosia e della Corte d’Appello di Caltanissetta, che avrebbero conseguenze devastanti sul territorio e per i cittadini”. In tal senso, si chiede di intervenire “sulle modalità di attuazione della ridistribuzione nel territorio delle province di Caltanissetta ed Enna di tutti gli uffici giudiziari, secondo esigenze di attualità e non emergenziali, mantenendo tutti gli uffici ove oggi si amministra la giustizia con efficienza e operatività, senza creare disagi ai cittadini ed agli operatori del settore”.

Nel documento si avanza altresì la proposta che il Tribunale di Niscemi, attualmente dipendente dalla sede di Caltagirone, possa essere accorpato al circondario di Gela, così da ricadere all’interno del  distretto della Corte d’Appello di Caltanissetta; parimenti, andrebbero inglobate nel distretto nisseno alcune sedi della provincia agrigentina come quelle di Canicattì e Licata, che hanno competenza su comuni quali Campobello di Licata, Ravanusa, Castrofilippo, Racalmuto, Naro e altri limitrofi alla provincia nissena. “Al momento – sottolinea Cirrone Cipolla – la zona di Agrigento ricade sotto la competenza della Corte d’Appello di Palermo, ma una soluzione del genere darebbe linfa a Caltanissetta e darebbe più respiro al distretto di Palermo”. E aggiunge: “La revisione delle circoscrizioni giudiziarie è una riforma certamente necessaria e più volte ritenuta urgente, e tuttavia per i criteri e gli indirizzi adottati tramite legge delega suscita forti preoccupazioni in ordine alle conseguenze che avrebbe una soppressione indiscriminata dei piccoli tribunali con un aggravamento della già difficile situazione relativa alle pendenze di fascicoli procedimentali.  I piccoli tribunali, infatti, rappresentano in molte zone del Paese, soprattutto al Sud nonché nelle aree interne, un indispensabile presidio dello Stato in termini di prevenzione, di legalità e di giustizia al fine di fronteggiare il fenomeno della piccola e grande criminalità organizzata. La presenza sul territorio dei tribunali dovrebbe essere garantita e semmai sostenuta in modo da assicurare ai cittadini il principio di diritto di prossimità della giustizia, intervenendo semmai in ordine alla efficienza del sistema giudiziario che oggi configura, in particolare per quel che riguarda la giustizia civile, sempre di più casi di denegata giustizia”.