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Lo sfogo del presidente della Nissa:”La società non è l’ufficio di collocamento, occorrono sostenitori con la S maiuscola”

Redazione

Lo sfogo del presidente della Nissa:”La società non è l’ufficio di collocamento, occorrono sostenitori con la S maiuscola”

Gio, 26/01/2012 - 20:13

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CALTANISSETTA – Non pensavo, dopo poco meno di due mesi dal mio insediamento alla presidenza, di dover scrivere questa lettera aperta alla città, a quanti vogliono il bene della Nissa e, perché no, anche a quanti quotidianamente non remano dalla stessa parte. Al mio arrivo sono stato accolto con diffidenza, come “non nisseno”, e qualcuno – che nutriva o continua a nutrire aspettative personali sul nuovo corso della società – non ha risparmiato parole dure sul mio operato e su quello dei miei collaboratori dopo le prime partite, auspicando che al più presto fosse “un nisseno” a salvare la Nissa. Una mancanza di rispetto che ho incassato in silenzio, consapevole che il lavoro paga sempre e il tempo è galantuomo. Vi assicuro che il problema vero non sta nel certificato di residenza del presidente, ma nella mentalità dell’ambiente e nella realtà che circonda la Nissa.

E’ doloroso dirlo, ma anziché trovare una tifoseria compatta e forte, come nella tradizione di questa piazza, ho dovuto fare i conti con gruppi e fazioni di tifosi animati da invidia e disfattismo, tutti contro tutti. Tifosi aspiranti dirigenti, ma senza portafoglio, e fedelissimi che non pagano il biglietto, forse da anni, e chiedono accrediti sotto varie forme. Pochi, pochissimi i sostenitori interessati solo alle sorti della Nissa, capaci d’incitare la squadra incondizionatamente, pronti a pagare sempre il biglietto, a non chiedere null’ altro in cambio se non una prova generosa della squadra, com’è giusto che sia.

Da settimane, sono letteralmente “bombardato” da continue richieste d’incarichi all’interno della società, decine e decine di aspiranti collaboratori, addetti stampa, webmaster, pubblicitari e altro. Tutto ciò come se fossi a capo di una sorta d’ufficio di collocamento, di un centro per l’impiego o di uno “stipendificio”. Anche in questo caso tutti contro tutti, l’uno a parlare male dell’altro, nella speranza di accattivarsi la mia simpatia, nella convinzione di poter scalzare chi già offre la propria disponibilità alla Nissa. Non ci siamo, signori. Questa società ha bisogno di altro. Ad esempio, di gesti concreti da parte dei Sostenitori con la “S” maiuscola, naturalmente da parte di quelli che possono: a breve avvieremo l’ azionariato popolare. Quale migliore occasione per impegnarsi attivamente a favore della squadra del cuore?

Inoltre, questa società necessita del sostegno degli enti locali e delle istituzioni, come avviene ovunque. Non può fare a meno d’interlocutori disposti a spendersi per la crescita della Nissa, che porta in giro il nome della città, e questo nome va portato più in alto possibile. In caso contrario, sarà dura centrare obiettivi prestigiosi, parlare di futuro fra i professionisti. Non sarei sincero se oggi vi dicessi che, su questo fronte, va tutto bene e siamo tenuti nella giusta considerazione. La verità è diversa. Chi sta investendo nella Nissa, e vi assicuro che non si tratta di cifre irrisorie, non sta ottenendo risposte incoraggianti a livello istituzionale. Ecco un problema vero! Sottovalutarlo sarebbe un errore. Capitolo accrediti. Dopo il mio comunicato, il numero è diminuito del 50 per cento, ma questo non significa che la società non sia disponibile a valutare caso per caso, derogando ai limiti previsti quando ne ricorrano le condizioni. Senza polemiche e strumentalizzazioni. Il rapporto con gli organi d’informazione di questa città dev’essere sempre improntato alla massima trasparenza e al rispetto reciproco dei ruoli. Da parte nostra, non verremo mai meno ai nostri doveri. A coloro che remano contro, che vogliono sempre la “testa” di qualcuno, che lavorano per distruggere, dico che non avranno vita facile, perché non lesineremo sforzi per salvare la Nissa. Ai tifosi veri dico di starci accanto, di non mollare mai, di andare allo stadio per condividere insieme questa grande passione per il vessillo biancoscudato. Non chiedo altro.

Alla squadra, a tutti i giocatori, allo staff tecnico, a tutti i tesserati della Nissa, nessuno escluso, chiedo di continuare a dare il massimo, come sempre, con professionalità e sacrificio. Questa società intende fare la propria parte sino in fondo, onorando tutti gli impegni presi, anche nelle circostanze più difficili. E questo non è assolutamente un momento facile.

Il Presidente

Antonino Monterosso

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