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La lettera aperta del consigliere Scalia(PD) alla cittadinanza

Redazione

La lettera aperta del consigliere Scalia(PD) alla cittadinanza

Gio, 01/12/2011 - 20:50

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CALTANISSETTA – Le comunicazioni a mezzo stampa del segretario provinciale Dott. Giuseppe Gallè e del segretario cittadino On. Dott. Angelo Lomaglio sulla recente elezione del consigliere Calogero Zummo a Presidente del Consiglio Comunale di Caltanissetta hanno stimolato in tanti attivisti e simpatizzanti del PD una serie di riflessioni di cui mi faccio portavoce e che offro all’attenzione della cittadinanza.

Premesso che nessuno ha mai messo in discussione le capacità personali di Calogero Zummo né tantomeno la legittimità “democratica” della sua elezione. Peraltro mi lega a Calogero, che sempre ha manifestato nei miei confronti gratitudine per la disponibilità che politicamente gli ha permesso di raggiungere recenti e trascorsi obiettivi, una sincera amicizia e profonda stima, sia pur in una visione politica ben diversa.

Non fingano i due illustri esponenti del PD – On. Lomaglio e dott. Gallè – di non capire. Il mio intervento in Consiglio Comunale e sulla stampa, certamente rispettoso delle decisioni assunte dal Partito in sede collegiale comunale e provinciale ed in perfetta sintonia con quanto espresso pubblicamente proprio dai due segretari – “…la presentazione della mozione di sfiducia è prioritaria rispetto a qualunque ulteriore questione …” -, è stato completamente disatteso nei fatti.

Rispedisco al mittente, dott. Giuseppe Gallè, quanto dallo stesso affermato e lascio al giudizio della gente la valutazione  di chi siano coloro “…legati ad una logica politica ormai lontana dalle domande della società e degli elettori”. Non sono il solo a non comprendere, pur nel rispetto della grande esperienza e fatti salvi i rapporti personali di grande affetto che mi legano a Peppe Gallè che non sono minimamente messi in discussione, come possa esprimere questi giudizi proprio colui il quale è il principale portavoce ed esponente della vecchia “cara” prima repubblica. Quanto al “…sapere accettare con dignità gli esiti della democrazia…” egli sà bene, da tifoso di calcio, che quando si “scende in campo” per “giocare una partita” si  può anche perdere. Ma in questo caso è successa una cosa strana. Io non ero “giocatore” in campo ma rappresentavo addirittura “l’allenatore”, portavoce di un deliberato del partito. E’ successo che i giocatori delle due squadre presenti in campo, in formazioni rabberciate ed incomplete, hanno “truccato” l’incontro e si sono messe d’accordo per fare perdere la nostra squadra. E la dirigenza – la segretaria cittadina e provinciale – si limita a prendere atto di quanto successo e a proferire ottimismo. Ma di cosa stiamo parlando?

Il mio intendimento è un altro. Ho già espresso con forza il mio pensiero e le tante telefonate di illustri esponenti del partito cittadino e provinciale e di moltissimi simpatizzanti mi obbligano a pretendere chiarezza nei comportamenti. Per chi non avesse ancora capito. Desidero sapere quale è stato il ruolo che ha esercitato il PD ai suoi massimi livelli comunali e provinciali – ufficialmente schierati per la sfiducia e contrari all’elezione del presidente del Consiglio prima della presentazione della mozione – nelle trattative “segrete” che hanno condotto alla elezione di Zummo.  Per essere ancora più chiari. Erano i segretari a conoscenza di incontri  “riservati” con i vertici del terzo polo (MPA, UDC ed API)? Erano i segretari a conoscenza di “trattative” con alti esponenti del PDL? E’ vero che le segreterie hanno ricevuto forti “pressioni” esterne al partito da parte di un illustre esponente nisseno del Governo Regionale?

Queste ed altre sono le risposte che la base del partito pretende nel rispetto di un percorso che deve vedere tutti impegnati nel ricostruire un rapporto diretto, ormai sfilacciato, con gli elettori. Stiano attenti i nostri segretari a non “alzare il tiro” ed avvitarsi in una difesa ad oltranza delle proprie posizioni. Ammettano i propri errori, ammettano che questo partito ha bisogno di assumere decisioni importanti, di crescere, di temprarsi nel carattere affinchè possa rendersi autonomo dalle “ingerenze” esterne del potente di turno ed incidere, in modo determinante, alla formazione di una nuova classe dirigente che sappia contribuire alla soluzione dei gravi problemi che questo inizio del terzo millennio sta sempre più evidenziando. E’ nostro dovere, …per avere la serenità di guardare i nostri figli negli occhi.

Caltanissetta, 01 dicrembre 2011

Angelo Antonio Scalia – Consigliere Comunale PD Partito Democratico

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