CALTANISSETTA – – L’assessore regionale alle Attivita’ produttive, Marco Venturi, ha presentato a Caltanissetta la legge di riforma delle Asi che istituisce l’Istituto per lo sviluppo delle attivita’ produttive. “Abbiamo ridotto – ha detto Venturi – 800 posti di sottogoverno, persone che erano allocate nei consigli generali delle 11 Asi, si passa da undici direttori generali ad uno e sono istituite le ‘zone a burocrazia zero’. Sono quindi due i motivi di forte innovazione di questa riforma. In primis diamo un input diverso al territorio siciliano creando un istituto unico per le attivita’ produttive e gli attuali consorzi rimarranno come uffici periferici. Questi ultimi – ha proseguito l’esponente della giunta Lombardo – daranno la possibilita’ ai nuovi insediamenti e alle imprese che vogliono investire, di avere risposte certe in tempi certi e in tal senso e’ previsto il rilascio della concessione edilizia tramite lo sportello unico con il meccanismo del silenzio assenso”. In secondo luogo, l’assessore regionale alle Attivita’ Produttive, Venturi, ha spiegato che “la Sicilia come il sud deve puntare ad essere competitiva con gli altri territori del centro e del nord Italia, attrarre investimenti e cominciare a produrre qualcosa nell’isola, non ripercorrendo gli errori del passato che sono davanti agli occhi di tutti. Le Asi di Caltanissetta, Gela, Caltagirone e Trapani, ad esempio, in passato sono servite per costruire opifici industriali e non sviluppo industriale e innovazione”. Venturi ha poi spiegato perche’ la scelta dell’Asi di Caltanissetta come prima tappa del tour siciliano per spiegare la riforma in ogni provincia. “La presentazione avviene a Caltanissetta – ha detto l’assessore – perche’ e’ stata associata a sinonimo di cambiamento nelle organizzazioni imprenditoriali, in Confindustria, nei sindacati e con i protocolli di legalita’, che da provinciali sono diventati regionali e poi nazionali. E’ da allora che cerchiamo di coniugare due parole importanti, legalita’ e sviluppo, cercando di fare pulizia del tessuto economico mafioso che ha gestito questo territorio, e non solo questo, e puntare allo sviluppo vero e reale”. Infine l’iter della riforma. “La norma – afferma Venturi – prevede un periodo transitorio in cui saranno insediati i commissari liquidatori che avranno sei mesi per vendere il patrimonio edilizio dei Consorzi Asi e cercare soprattutto di pagare i debiti pregressi che gli enti hanno contratto nel tempo e poi il nuovo istituto, l’Irsap, andra’ avanti con le proprie forze”.
Di riforma epocale ha parlato anche il presidente dell’Asi nissena, Alfonso Cicero, ricordando che “cancella gli 11 carrozzoni di Sicilia, dal momento che le Asi avevano prodotto perlopiu’ sprechi e intrecci mafia, affari e politica, oltre ad aver dissanguato i territori utilizzando finanziamenti non per lo sviluppo ma per altri fini. Con un risultato pessimo, che non ha aiutato il territorio siciliano e le imprese”.
