Salute

Frigomacello, l’ASI approva l’atto d’indirizzo per il bando di gara

Redazione

Frigomacello, l’ASI approva l’atto d’indirizzo per il bando di gara

Sab, 10/12/2011 - 15:27

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CALTANISSETTA –  Il comitato direttivo dell’Asi di Caltanissetta ha approvato stamane l’atto di indirizzo che accompagna il nuovo bando di gara per l’affidamento in gestione del frigo macello della Zona Industriale. L’atto di indirizzo è propedeutico alla pubblicazione del bando che potrà avvenire dopo la valutazione, entro 15 giorni, da parte dell’assessorato regionale alle Attività Produttive. L’Asi ha dimostrato con i fatti di agire tempestivamente in ordine all’attività che gli compete, per garantire ai cittadini, in tempi brevi, il servizio di macellazione. Il grande rilievo economico della struttura impone di ridurre al minimo indispensabile i tempi tecnici per l’ espletamento della gara e dare continuità al servizio pubblico di macellazione. Il tempo di gestione è fissato in 9 anni e il canone annuo non sarà inferiore a 266 mila euro come stabilito dall’Agenzia del Territorio, con aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa. L’assegnazione potrà quindi avvenire in modo urgente, ma non prima della riconsegna della struttura da parte della cooperativa “Le Verdi Madonie” che ancora oggi non ha provveduto a liberare i locali della struttura. Un adempimento, quello della Coop  “Le Verdi Madonie”, necessario e urgente, per evitare che tale lassismo si ripercuota sui tempi di pubblicazione del bando. La deliberazione di oggi si inserisce in un percorso di legalità e sviluppo dell’ente, in un contesto di inquietanti illegittimità e illegalità della precedente gestione. Non ultime le notizie di stampa sul rinvio a giudizio della cooperativa “Le Verdi Madonie” e della TRM Srl, che si occupava della macellazione in spregio delle più elementari norme igienico sanitarie a danno dei consumatori e della cittadinanza. Sono le circostanze accertate dai NAS dei Carabinieri che emergono nell’accusa, di cui i responsabili dovranno rispondere al processo, per aver “in concorso tra loro con condotte diverse ma convergenti, detenuto per la vendita e la distribuzione al consumo sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione e in stato di alterazione, trattandosi di carne bovina, ovina e suina, in avanzato stato di putrefazione, per un’anomala congelazione, effettuata arbitrariamente in violazione delle norme sanitarie”, e ancora “macellavano mezzane di carne asserendo che si trattasse di carne fresca destinata all’alimentazione, trattandosi, al contrario di sostanze pericolose alla salute in quanto contenute in cella frigo invasa da sterco…” . Al processo il Consorzio Asi ha chiesto di costituirsi parte civile. L’Asi di Caltanissetta dice BASTA alle falsificazioni e alle strumentalizzazioni provenienti anche da organi istituzionali come il Sindaco di Caltanissetta, che si lascia andare con estrema leggerezza a valutazioni imprecise e false. Campisi, se vuole garantire la continuazione del servizio pubblico di macellazione, dovrebbe sapere che un suo provvedimento lo consentirebbe. Campisi dice di non sapere chi dovrebbe essere il destinatario dell’ordinanza. E’ disarmante. Se davvero Campisi non sa chi ha gestito il frigo macello, può chiedere informazioni a chi ha intessuto pubblicamente le lodi di una società, “Le Verdi Madonie”, il cui amministratore delegato, come si apprende da notizie di stampa, è un congiunto dei fratelli Giaconia, condannati in Cassazione per associazione a delinquere e destinatari di un sequestro antimafia.  Altra inesattezza di Campisi è l’affermazione secondo cui l’Asi può agire direttamente nella gestione del frigo macello. Si consiglia al sindaco, prima di lasciarsi andare ad affermazioni buttate a caso, di approfondire la Legge che regola i Consorzi Asi (Legge 1/1984) e le ultime disposizioni regionali. La Regione, infatti, vieta in modo lampante, agli enti pubblici di partecipare a qualsiasi iniziativa imprenditoriale (come stabilito dall’ articolo 7 della legge regionale n. 6 del  14 maggio 2009 ). Il sindaco asserisce che l’Asi è in possesso delle autorizzazioni per lo svolgimento dell’attività di macellazione. E’ falso. Il frigo macello non è stato neanche restituito all’Asi. Oltre a dire il falso, il sindaco Campisi si macchia di calunnia, quando afferma che l’Asi era a conoscenza che all’interno del frigo macello operava la società Trm Srl, visto che la coop “Le Verdi Madonie”, non ha mai fatto alcuna comunicazione del genere. “La faciloneria del sindaco – afferma Carlo Argento, vicepresidente dell’Asi, a nome del comitato direttivo – non ci lascia tranquilli e crediamo non garantisca neanche i cittadini. Siamo di fronte a reati gravi per i quali i responsabili della coop Le verdi Madonie e altri soggetti, sono  rinviati a giudizio. Le condotte di questi soggetti, se confermate in giudizio, hanno messo a rischio la salute di tutti, come si legge nel decreto di rinvio a giudizio. Ci aspettavamo dal Comune plauso e sostegno per aver voltato pagina rispetto a questo stato di cose. Le affermazioni di Campisi, invece, sono preoccupanti e siamo costretti a parlare direttamente alla comunità nissena per dire come stanno le cose. Diciamo BASTA a tutti coloro che, inconsapevoli o costretti, fanno confusione sulle spalle della comunità e di un ente pubblico, spingendo irresponsabilmente la tensione contro l’Asi e segnatamente il suo presidente, Alfonso Cicero, nei confronti del quale è stato puntato l’indice, a cui esprimiamo solidarietà oltre all’auspicio di proseguire su questa strada. Campisi, invece di  assumere posizioni ambigue, denunci alle autorità competenti ogni presunto inadempimento dell’Asi. Campisi si proclama comproprietario del consorzio Asi di Caltanissetta, ma evidentemente non conosce la Legge n. 1 del 1984, che istituisce e regola i consorzi della Sicilia. L’Asi di Caltanissetta, non ha proprietari ma enti partecipanti e pertanto il comune di Caltanissetta, lo informiamo, non ha alcuna proprietà come facilmente desumibile dall’art. 2 della suddetta Legge.  Il comune di Caltanissetta è rappresentato al consiglio generale dell’Asi da tre componenti. A tutela della nostra istituzione diciamo che l’Asi non ha padroni e non può permettersi di stare al giogo di nessuno, poiché portiamo avanti soltanto l’interesse delle imprese e della collettività, seguendo i nostri fini istituzionali. Oggi – conclude Argento, per conto del comitato direttivo – abbiamo approvato un atto fondamentale, un passo importante per rendere possibile, nel rispetto della legalità, una nuova gestione del servizio di macellazione che garantisca uno sviluppo duraturo nel tempo”.

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