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PD sul frigomacello: “Il servizio di macellazione per gli allevatori ed i macellai del territorio non va interrotto”

Redazione

PD sul frigomacello: “Il servizio di macellazione per gli allevatori ed i macellai del territorio non va interrotto”

Mer, 16/11/2011 - 23:18

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 CALTANISSETTA Va contrastato e sconfitto il tentativo della Coop Verdi Madonie di drammatizzare il contenzioso con il Consorzio Asi di Caltanissetta, interrompendo, senza preavviso, il servizio e mettendo sul lastrico gli operatori nisseni che lo hanno garantito per anni. L’azione del presidente, ed ex commissario dell’Asi, Cicero, nei confronti della Coop dei fratelli Madonia, è doverosa e certamente condivisibile. Cicero, infatti, è stato costretto ad intervenire relativamente ad una paradossale ed incresciosa situazione di cui portano la responsabilità le precedenti gestioni Asi, che hanno creato le condizioni per un affidamento diretto, assai discutibile, a “Verdi Madonie” di un impianto costato miliardi di lire. Un impianto che era stato pensato dalle forze sociale del territorio come fulcro del rilancio del comparto agro-zootecnico dell’area centro meridionale dell’isola. In realtà, la ditta affidataria ha usato la struttura di contrada Calderaro soltanto come piattaforma di conservazione e commercializzazione di carni provenienti da altri paesi europei, mal sopportando e riducendo al minimo il servizio di macellazione per gli allevatori ed i macellai locali.

La necessità, più volte sollecitata dal PD, di ripristinare le condizioni di legalità nella gestione del frigo macello è, peraltro, stata evidenziata anche dal rinvio a giudizio dei responsabili della cooperativa madonita, da parte della magistratura nissena, per le precarie condizioni igienico sanitarie in cui venivano tenute alcune delle celle frigorifere della struttura. Infine, non va dimenticato che il ridottissimo canone di locazione che era stato garantito dalle precedenti gestione dell’Asi alla cooperativa (circa 25 mila euro all’anno), non solo era in contrasto con le norme vigenti sul giusto canone per immobili di proprietà pubblica, ma era stato concesso ad un’impresa che nessun investimento ha realizzato per favorire la rinascita della zootecnia nissena.

Questo capitolo è, quindi, stato chiuso opportunamente dall’attuale presidente dell’Asi. Adesso il Sindaco di Caltanissetta, in raccordo con il consorzio Asi, con la Provincia e con le associazioni di categoria, ha il dovere di impedire l’interruzione del pubblico servizio di macellazione, nell’interesse della collettività. Esistono, infatti,  gli strumenti giuridici che consentono di garantirne la prosecuzione in attesa della gara di evidenza pubblica, che verrà bandita dall’Asi, per l’affidamento della struttura.

Anche grazie all’autorevole mediazione del prefetto di Caltanissetta, dott. Guidato, è possibile, quindi,  garantire e tutelare, insieme alla continuità del servizio, il posto di lavoro dei 30 operatori della macellazione.

Nel frattempo, il PD chiede a tutti i soggetti istituzionali e sociali interessanti ( Comune, Provincia, Asi, Camera di Commercio, Regione, parti sociali, organizzazioni sindacali e di categoria) di confrontarsi al più presto affinché possa essere predisposto un progetto organico di rilancio del frigo – macello nisseno coinvolgendo tutti i soggetti imprenditoriali potenzialmente interessati.

Angelo Lomaglio (segretario cittadino PD)