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Mussomeli, sui misteri delle miniere Bosco e Raineri interviene Grande Sud. “Cerchiamo verità non colpevoli”

Redazione

Mussomeli, sui misteri delle miniere Bosco e Raineri interviene Grande Sud. “Cerchiamo verità non colpevoli”

Mer, 23/11/2011 - 21:45

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Giuseppe Mantio, componente delegazione provinciale comparto Sanità

MUSSOMELI- L’inchiesta condotta da questa testata giornalistica e pubblicata sul numero di novembre in edizione cartacea sulle presunte scorie all’interno delle miniere di Bosco e di Raineri, nonostante un assordante silenzio di opinione pubblica e media in genere, fa parlare quell’aspetto della società che quasi mai interviene in questi casi per evitare incresciosi incidenti di percorso: la politica. Il coordinamento cittadino di Grande Sud rompe il silenzio e gli indugi ed interviene in merito al delicatissimo quanto scottante argomento delle più volte inquisite miniere e sul loro presunto quanto aberrante contenuto. Il partito di Miccichè, con una lettera accorata rivolta agli organi di stampa, non chiede la ricerca di colpevoli ma solo e soltanto la verità sullo stato dei fatti a scanso di ulteriori equivoci e a sostegno di un progetto di ricerca e monitoraggio attuato dalle istituzioni e dal mondo del volontariato. Ecco il testo integrale della lettera a firma di Giuseppe Mantio, componente della delegazione provinciale comparto Sanità di Grande Sud: “In merito all’inchiesta recentemente apparsa sul mensile IL FATTO NISSENO riguardante l’ipotesi della presenza di eventuali scorie radioattive presenti nelle miniere Bosco e Raineri ed in relazione alle vicissitudini dei cittadini mussomelesi e del Vallone in genere che reputano le continue morti per neoplasie come una situazione insostenibile, a sostegno del lavoro dell’Associazione Vita e del Registro Tumori e dell’A.S.P. che monitorizzano costantemente tale situazione, il locale coordinamento di Grande Sud Chiede a tutti gli enti proposti, facendo leva in particolar modo sulla sensibilità dell’attuale amministrazione, di fornire ulteriori risposte rispetto a quelle finora ottenute da chi di competenza, sullo stato attuale dei fatti. Va ulteriormente detto che, qualora tale situazione fosse confermata come “storica leggenda”, potrebbe rappresentare comunque un ulteriore passo nello studio e contro la lotta ai tumori.

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