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Il saluto di Federico: “Chiedo scusa laddove ho eventualmente mancato”

Redazione

Il saluto di Federico: “Chiedo scusa laddove ho eventualmente mancato”

Mar, 15/11/2011 - 00:35

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CALTANISSETTA – Il presidente dimissionario della Provincia on. Giuseppe Federico ha porto il suo saluto di commiato nell’incontro tenutosi nell’aula consiliare dell’ente alla presenza della Giunta, dei consiglieri provinciali, della dirigenza e del personale.

Non senza emozione, Federico ha voluto ringraziare quanti lo hanno collaborato nei suoi tre anni e mezzo di governo dell’ente: “Un grazie sentito alla Giunta ed al Consiglio – ha detto – così come alla dirigenza e al personale che in tutto questo tempo si sono dimostrati di assoluta affidabilità, assicurandomi impegno, collaborazione, amicizia. Non entro nel merito della sentenza che mi ha riguardato, che va applicata, ma voglio solo rimarcare il proficuo lavoro svolto fino ad oggi, assicurando fin da ora che continuerò a fare politica nell’esclusivo interesse di questo territorio. Chiedo scusa laddove ho eventualmente mancato – ha concluso – ma posso affermare di aver lavorato sempre e soltanto nell’interesse della nostra comunità”. 

L’assessore Pietro Milano, che ha finora ricoperto la carica di vice presidente, ha a sua volta rivolto un grazie a Federico “per il lavoro comune svolto, con grande affiatamento” – ha detto – “un grazie che viene accentuato considerato anche il periodo difficile che stiamo attraversando”.

Il consigliere Tonino Delpopolo ha parlato di “dimissioni che non vanno interpretate come un abbandono da parte di chi d’ora in avanti lavorerà da deputato regionale a tempo pieno, e quindi con responsabilità ancora maggiori, il che farà da stimolo ad operare ancora di più nell’interesse di questa provincia”.

Per il personale ha parlato Gianfranco Di Maria, ricordando innanzitutto “l’impegno del presidente per la stabilizzazione del personale precario: e in un momento in cui si parla di sopprimere le Province, chi, come Federico, ne ha conosciuto fino in fondo la realtà, può e deve spendersi d’ora in poi laddove si deciderà il definitivo destino anche di tanti lavoratori, proprio quelli che ha potuto apprezzare in questi anni”.

Ha concluso il presidente del Consiglio provinciale Michele Mancuso, che ha sottolineato: “Quelle di oggi non sono dimissioni volontarie, ma solo frutto di un ricorso politico che si consuma in casa propria: e chi ne paga il prezzo non è solo Federico, ma il territorio tutto, laddove si sarebbero dovuti raccogliere i frutti di tre anni e mezzo di lavoro. Quindi quelle che devono essere fatte oggi sono solo riflessioni in chiave politica”.