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Governo, ma chi è il professor Monti?

Redazione

Governo, ma chi è il professor Monti?

Lun, 14/11/2011 - 01:10

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ROMA – Timido e riservato, ma capace di battere i pugni sul tavolo quando serve e anche di sfoderare un insospettabile humour di stampo anglosassone: Mario Monti, il ‘grand commis’ europeo e apprezzato economista in arrivo a Palazzo Chigi appare cosi’ a chi lo conosce per frequentazioni di lavoro o amicali. Antitetico a Silvio Berlusconi nel modo di porsi prima ancora che nelle idee sulla crisi economica, Monti e’ conosciuto anche in Europa per il rigore quasi calvinista che lo rende impermeabile ai compromessi: intransigente ma da posizioni di equilibrio sia nella dottrina economica che nell’attivita’ a Bruxelles. Di famiglia borghese, il padre era un dirigente bancario, studi classici dai gesuiti dell’Istituto Leone XIII di Milano, Monti si laurea alla Bocconi e ne diviene all’inizio degli anni Settanta, poco piu’ che trentenne, uno dei soli otto professori di ruolo. Da docente interviene sulla formazione di una serie di giovani economisti oggi di successo: Alberto Alesina, capo dipartimento economia ad Harvard, Alessandra Casella (Columbia University), Nouriel Rubini (New York university), Guido Tabellini, Alessandro Penati.

Viene nominato rettore dell’Ateneo nel 1989: con lui la Bocconi assume un profilo piu’ alto con gli studi di gestione aziendale che cominciano a convivere con quelli teorici. Ed e’ sul terreno universitario che molti registrano la passione di un uomo per molti versi ritenuto freddo. Durante gli auguri di Natale del 1999 quando l’Italia entra nell’euro dice che nel mondo e’ sempre stato conosciuto prima ancora che come commissario europeo come presidente della Bocconi e oggi puo’ dirsi fiero di essere italiano come puo’ dirsi fiero di essere bocconiano. Riservato e rigido, secondo molti, umano e con un certo algido humour secondo altri, Monti vanta tra i suoi riferimenti intellettuali Luigi Einaudi, in qualita’ di figura ideale di grande equilibrio e rigore e Franco Modigliani con cui ha collaborato sebbene non abbia mai apprezzato il keynesianesimo degli allievi del premio Nobel. Posizioni di equilibrio Monti le professa anche nella dottrina economica ma per lui questo non significa propensione al compromesso perche’ per difendere le sue idee combatte fino alla fine.

Trampolino mediatico sono stati insieme alla Bocconi con cui ha ancora oggi, che ne e’ presidente, un rapporto strettissimo, il quotidiano ‘il Corriere della sera’ dove lo scorso 30 ottobre Monti pubblica la ”lettera al Premier” in cui rimprovera Berlusconi per ”le parole non sorvegliate” sull’euro: ”hanno un costo”, gli ricorda. Da editorialista tutti gli riconoscono grandi capacita’ di divulgatore, pacato ma molto incisivo se vuole, e anche dal vivo Monti, che parla un inglese perfetto, e’ chiarissimo nell’esposizione. A Milano vive da sempre nello stesso appartamento, ha una casa sul lago, ama ricevere ma in una cerchia di amici non troppo ampia, rifugge la mondanita’. Sposato con due figli, a dicembre del 2005 e’ diventato nonno per la prima volta. Ama i cani (ne possiede due) ed e’ gelosissimo della sua privacy. Riservato Monti lo e’ di certo, ma con tratti di umanita’ non esibita: nonostante un lavoro che lo ha sempre impegnato molto, trovava il tempo di andare fuori a passeggiare con il padre sofferente per l’eta’ e un problema alla vista.