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Spaccio di metadone, coppia nissena arrestata dai carabinieri

Redazione

Spaccio di metadone, coppia nissena arrestata dai carabinieri

Mer, 05/10/2011 - 13:48

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Michelangelo Spagnolo

 CALTANISSETTA Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Caltanissetta hanno tratto in arresto Michelangelo SPAGNOLO, pregiudicato, nisseno di 39 anni e la compagna Francesca Patrizia BONSIGNORE, pregiudicata nissena di 41 anni, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio in concorso, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Caltanissetta il 3 ottobre.

Patrizia Bonsignore

Patrizia Bonsignore

Lo scorso 10 giugno i Carabinieri intervenivano presso l’abitazione di SPAGNOLO in via Dalmazia, in quanto lo SPAGNOLO proferiva minacce di morte e insulti nei confronti della madre, la quale invece, poiché dolorante, non parlava. La donna infatti, oltre alle percosse appena ricevute, lamentava anche il fatto che la sera prima era stata colpita alla testa sempre dal figlio con una statuetta presente sopra un mobile nella sala d’ingresso dell’abitazione. I Carabinieri infatti notavano che la statuetta era danneggiata, probabilmente a causa del colpo. Davanti ai Carabinieri SPAGNOLO continuava a minacciare di morte la madre e per questo motivo lo stesso veniva arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Caltanissetta. La donna, poi curata presso il locale Pronto Soccorso, riportava varie contusioni all’avambraccio ed al capo con una prognosi di sette giorni.

Contestualmente a tale evento, a seguito della perquisizione domiciliare, i Carabinieri rinvenivano alcuni flaconi di metadone vuoti, altri pieni, dei tappi auto sigillanti utilizzati per riconfezionare i flaconi di metadone, una dose di sostanza stupefacente di tipo marijuana e una siringa usata. Nei giorni successivi i Carabinieri notavano più volte che SPAGNOLO e la BONSIGNORE si incontravano con altri assuntori abituali di stupefacenti di Caltanissetta, molto probabilmente al fine di cedere le varie dosi. In seguito ad accertamenti presso il SERT, i militari dell’Arma scoprivano che SPAGNOLO deteneva, al momento della perquisizione, una quantità molto più bassa di metadone di quanto ne avrebbe dovuto avere in base all’ultima prescrizione del SERT. Ciò stava a significare, non potendo assumerla in così poco tempo, che le dosi mancanti erano state cedute ad altri assuntori.

Per questo motivo questa mattina, i Carabinieri hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei due pregiudicati, in regime di domiciliari per la donna, in carcere per SPAGNOLO. Quest’ultimo, si trovava già detenuto presso la Casa Circondariale di Trapani per altri fatti.

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