Salute

Mussomeli, la lettera della Cgil consegnata brevi manu all’assessore Russo

Redazione

Mussomeli, la lettera della Cgil consegnata brevi manu all’assessore Russo

Sab, 08/10/2011 - 09:53

Condividi su:

MUSSOMELI- L’occasione di farlo pubblicamente non c’è stata, ma in ogni caso l’Assessore alla Sanità Russo, ha ricevuto brevi mano la lettera che i rappresentanti della CGIL avrebbero voluto leggere, qualora se ne fosse presentata l’opportunità in pieno svolgimento della conferenza stampa tenutasi ieri a Palazzo Sgadari. Di seguito, il testo integrale.

Egregio On. Assessore alla Sanità,

Le do il benvenuto, in qualità di rappresentante sindacale della CGIL Sanità e di segretario della locale Camera del Lavoro. Sin dalla sua designazione,  come  Cgil sanità abbiamo condiviso il suo progetto e  programma mirato a ridurre i costi e a tagliare gli sprechi della sanità pubblica siciliana. Una ricetta necessaria, ancorché giusta eticamente, avversata da quella classe politica, di centrosinistra, centrodestra, centravanti e centroindietro, che ha foraggiato clientele ed inutili sprechi,  alimentando nomine nella sanità  premiando  spesso più per la  fedeltà politica e non per giusto merito a danno dei cittadini utenti della nostra isola. Non c’è dubbio che la politica sana e saggia portata avanti da Lei ha determinato, spesso operando anche scelte impopolari, a potenziare e valorizzare le strutture pubbliche contro le speculazioni finanziarie ed economiche delle cliniche e dei laboratori privati.

Sicuramente la sua  pregressa esperienza di magistrato le ha consentito di riversare le sue competenze professionali nella sua attività di pubblico amministratore, lavorando per il ripristino dell’efficienza e della legalità senza nulla togliere alle esigenze del territorio e alle richieste legittime avanzate dai pazienti e dagli amministratori locali  nella consapevolezza che il diritto alla salute dei cittadini rappresenta non solo un costo economico ma diversamente anche un investimento produttivo che può prevenire e lenire disagi socio-sanitari.

Ecco perché siamo ben lieti di averLa tra di noi, in una terra di confine emarginata e marginalizzata eppure così vitale e bisognosa delle sue attenzioni per non vedere morire comunità piccole demograficamente  ma ricche di umanità e professionalità.

A tal proposito intendo darLe pubblicamente merito per aver consentito la riconferma del punto nascite del nostro ospedale, notizia che è stata accolta con ovvio compiacimento sia dagli operatori sanitari che dalle puerpere che ancora con tanta fiducia si rivolgono alla nostra Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia.

L’occasione che ci si presenta oggi, quella della inaugurazione del CAL rappresenta uno degli esempi di buona amministrazione sanitaria.

L’iter per l’attivazione del servizio Dialisi, presso il nostro ospedale ha avuto inizio più di dieci anni fa, ad opera dell’allora Direttore Generale, Dott. Calogero Balletti che da subito , mostrandosi sensibile alle richieste provenienti già da allora dalle organizzazione dei dializzati e delle OO.SS. ha posto in essere tutte le procedure burocratiche necessarie per l’acquisto delle attrezzature di dialisi.

Dopo la gestione Balletti, con l’avvento come Direttore Generale del dott. Ettore Costa, l’iter ha proseguito seppur con una certa lentezza, ma durante la stessa gestione in compenso , l’ospedale di Mussomeli è stato  finalmente dotato di una  TAC che  però, nonostante fosse già stata installata e perfettamente in grado di funzionare non veniva attivata perché, a dire del personale medico di radiologia, le carrozzine e le barelle non potevano essere introdotte nei locali che ospitavano la stessa TAC.

Tale circostanza è stata, come era ovvio, smentita dall’allora Direttore Sanitario, dott. Enzo Sedita, il quale avendo appurato che sia le carrozzine che le barelle non avevano nessuna difficoltà ad essere introdotte nella sala TAC ne ha disposto l’immediata attivazione.

Ma tornando nuovamente alla dialisi è doveroso dire che con l’attuale management della ASP 2 tale progetto ha subìto un’accelerazione capace di recuperare in quasi diciotto mesi il ritardo ereditato dal precedente management che  probabilmente ha mostrato poco interesse alla questione.

Certamente l’istituzione del servizio TAC prima e della Dialisi adesso, assieme ad altri servizi attivati proprio dal Dott. Cantaro, mi riferisco in particolare allo screening mammografico,lo screening per la prevenzione tumorale della patologie del colon, al servizio di Elettroencefalografia hanno rappresentato per il nostro ospedale un occasione di crescita.

C’è da dire che tante altre cose debbono ancora essere realizzate per consentire a questo nostro ospedale di continuare ad essere ancora punto di riferimento per l’utenza proveniente dalla provincia di Agrigento che tradizionalmente si è rivolta a questa struttura e , adesso anche al nuovo bacino d’utenza proveniente in gran parte dalla provincia di Palermo, bacino d’utenza che può essere calcolato nella totale interezza in  60.000 unità circa.

Tar le cose ancora da realizzare e che riteniamo prioritarie ci sono : la istituzione di un Centro trasfusionale autonomo , seppur sempre dipendente da quello dell’ospedale S. Elia, in modo tale di evitare, come spesso purtroppo accade in situazioni di emergenza che da Mussomeli si debbano spostare a Caltanissetta o un’ambulanza o, cosa non di rado, una gazzella dei Carabinieri per integrare di sangue l’ospedale.

A tal proposito mi preme rappresentarLe che la locale sezione della FRATRES donatori di sangue effettua annualmente più di 1000 donazioni, il numero comunque maggiore di tutta la provincia.

La riattivazione del servizio di Endoscopia Digestiva, magari creando una sezione staccata  della Divisione di Endoscopia Digestiva del P.O. di San Cataldo per evitare quello che purtroppo accade adesso.

Infatti ad oggi  i degenti del nostro presidio sono costretti a spostarsi con quotidiana frequenza e a bordo di obsolete ambulanze da Mussomeli a San Cataldo percorrendo circa 50 chilometri di strada tutt’altro che agevole con notevole disagio per gli stessi.

A tale problematica, tenuto conto che esistono all’interno del nostro ospedale sia le professionalità in grado di eseguire detti esami che lo strumentario necessario si potrebbe dare risposta in tempi brevi, o in alternativa ovviare all’inconveniente facendo spostare, in sedute programmate, un endoscopista da San Cataldo A Mussomeli.

Le questioni sopra evidenziate si trascinano ormai da diversi anni, e solo adesso, con l’attuale management aziendale , che dimostra tanta sensibilità  e al quale chiediamo di fare un ulteriore passo in avanti  cercando di trovare le soluzioni più idonee che vengano incontro alle esigenze dell’utenza crediamo si possa finalmente dare risposte concrete e risolutive.

Per quanto attiene alla carenza di personale ci risulta che l’azienda ha già attivato le procedure concorsuali per coprire definitamente le carenze di figure mediche nel nostro ospedale. Ciò rappresenterà per l’ospedale di Mussomeli un punto di forza in più, ma , così come abbiamo avuto modo di esternare all’attuale Direttore Generale, dott. Cantaro, abbiamo l’esigenza di attivare anche le procedure per la copertura dei posti vacanti del comparto non dirigenziale, e nello specifico riteniamo indispensabile e prioritario dare luogo all’assunzione di personale tecnico per il Laboratorio analisi per integrare i due tecnici in atto in servizio e che, vista la mole di attività risultano insufficienti a garantire all’utenza un ottimale servizio.

Stesso discorso dicasi per il personale tecnico del servizio di Radiologia clinica, attualmente composto da quattro unità e alle quali, secondo il nostro parere, ne andrebbe aggiunta almeno un’altra.

Altro aspetto è determinato dalla carenza ormai cronica di personale ausiliario, che a dispetto dell’aumento dei servizi in ospedale diminuisce numericamente e che dovrebbe almeno essere integrato di altre due unità.

A tal proposito spiace ricordare che il personale ausiliario della ex ASL 2, e stato il solo a non aver effettuato i corsi di formazione per “operatori socio sanitari” previsti dal Decreto Assessoriale Regionale alla Sanità del 07/08/2002 e ciò nonostante le diverse sollecitazioni in merito delle OO.SS. di categoria e le promesse dell’allora management aziendale che però come spesso accade  tali sono rimaste, creando un danno professionale ai lavoratori oggetto del provvedimento. In merito a questo aspetto Le chiediamo , ove lo riterrà utile, un Suo intervento risolutivo.

Confidiamo nel buon senso della Direzione Generale della ASP 2 affinché la stessa programmi in un futuro quanto mai prossimo l’attivazione di detti corsi, e La invitiamo, On Assessore, ove se ne dovesse rendere necessario di impegnarsi, anche dal punto di vista economico a sostenere tale iniziativa che da un lato porterebbe ad un accrescimento professionale degli operatori sociosanitari e in virtù di quanto detto in premessa andrebbe a sanare una grave ingiustizia.

Ringraziandola ancora per la sua presenza oggi tra di noi la invitiamo ad andare avanti nella Sua opera di risanamento della Sanità siciliana nella certezza concreta che i cittadini onesti saranno certamente dalla Sua parte.

Mussomeli lì 07/10/2011

IL SEGRETARIO

Salvatore Cardinale

I rappresentanti la RSU CGIL P.O. Mussomeli

Lillo Polito- Giuseppe Butticè

Pubblicità Elettorale