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Mussomeli, il silenzio del vice-sindaco diventa un giallo. L’opposizone: “La C.I.G.L. fa teatrino”

Redazione

Mussomeli, il silenzio del vice-sindaco diventa un giallo. L’opposizone: “La C.I.G.L. fa teatrino”

Ven, 14/10/2011 - 13:09

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MUSSOMELI-Mentre continuano le disamine personali dei gruppi di minoranza PDL, NOI MUSSOMELI e PID, riflettendo sull’apertura del centro di emodialisi, che destinano questa volta le “proprie attenzioni” agli esponenti locali della C.G.I.L., scaturisce quello che ormai non è più un’assenza prolungata ma un vero e proprio giallo. Il vice-sindaco Filippo Misuraca, nelle ultime due settimane è stato letteralmente assente dalla vita politica comunale, salvo sporadiche quanto “fulminee” presenze all’interno del Palazzo comunale. Se i suoi più stretti collaboratori parlano di impegni politici che lo tengono lontano da Mussomeli, ma per svolgere l’interesse delle comunità chi gli ha dato i natali e che tanto, come lo stesso ha più volte dichiarato, ha a cuore, l’opposizione parla di vera e propria crisi politica. “Assordante” è parso ai più, il suo silenzio e la sua assenza, proprio in occasione dell’inaugurazione della dialisi visto che comunque, lo stesso vice-sindaco detiene la delega alla Sanità. Inopportune, secondo l’opinione dei gruppi di minoranza, le dichiarazioni di Mario D’Amico, Presidente del Consiglio Comunale nonché strettissimo collaboratore di Filippo Misuraca, circa la sua assenza a Palazzo Sgadari, che più che una giustificazione è sembrato ai suoi non proprio “estimatori” politici, un’offesa all’intelligenza. Silenzio assoluto, nei meandri della Casa comunale, su eventuali indiscrezioni su quella che sembra ai più, una crisi politica in quella che è l’attuale giunta Calà. Nel frattempo ennesimo comunicato stampa della minoranza consiliare. “ I gruppi di minoranza PDL, NOI MUSSOMELI e PID, riflettendo sull’apertura del centro di emodialisi avvenuto il 7 c.m. non possono non fare rilevare alcune anomalie, per usare un termine eufemistico, riscontrate in tutta questa vicenda. Se da un lato abbiamo assistito al teatrino fatto dai personaggi della CGIL ospedaliera che, prima annunciavano di non partecipare all’inaugurazione del centro dialisi, poi facevano addirittura intravedere azioni di dissenso nei confronti dell’Assessore Massimo Russo. Infine, quasi per miracolo e con un colpo di scena degno dei migliori teatranti professionisti, i nostri della troica ospedaliera consegnavano all’Assessore Russo un documento in cui tessono  sperticatamente gli elogi dell’Assessore per la sua azione incisiva sulla sanità regionale. Tale documento, come ben si può desumere, è in aperto contrasto con le dichiarazioni del responsabile CGIL regionale alla sanità dott. Renato Costa , il quale con un ampio ed articolato intervento a mezzo stampa, bocciava senza appello la politica regionale dell’Assessore Russo. L’altra anomalia riscontrata in questa vicenda è la totale assenza del gruppo di maggioranza dell’UDC per Mussomeli nelle sue figure istituzionali del Presidente del Consiglio M. D’Amico e del vice Sindaco  con delega all’Ospedale Filippo Misuraca. Ci chiediamo come queste assenze siano potute avvenire. Forse, come qualcuno sussurra, tutta l’organizzazione di questo evento sia stata fatta all’insaputa del vice Sindaco? Se così non fosse, quali sono i reali motivi di assenze così importanti? Certamente non sono sufficienti le giustificazioni lette sui giornali fornite dal Presidente D’Amico il quale è stato “trattenuto da una riunione a scuola per organizzare la partenza del figlio in Inghilterra”. E’ di tutta evidenza infatti come tale giustificazione abbia il sapore di una provocazione lanciata nei confronti di qualcuno, così come lo è la giustificazione del capogruppo Alessi anch’egli assente all’inaugurazione del centro dialisi perché impegnato “a chiudere i conteggi trimestrali”; da informazioni forniteci da un alto funzionario di banca ci risulta che i conteggi trimestrali si chiudono il 30 settembre. Non desumiamo, invero, notizie motivate dell’assenza del vice Sindaco Misuraca, se non supposizioni fatte da un giornalista che presume che il vice Sindaco sia stato impegnato quotidianamente tra Roma e Palermo a causa delle fibrillazioni politiche regionali e nazionali. Di certo il silenzio del vice Sindaco è più rumoroso delle grida. “