Salute

Dissalatore di Gela: salvati i 20 posti di lavoro della “Di Vincenzo”

Redazione

Dissalatore di Gela: salvati i 20 posti di lavoro della “Di Vincenzo”

Ven, 07/10/2011 - 16:08

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Pietro Divincenzo

GELA –  Il quinto modulo bis del dissalatore di Gela, all’interno della Raffineria, continuera’ a marciare regolarmente. Salvati anche venti posti di lavoro. L’impianto, che produce 200 litri di acqua al secondo, sara’ affidato in gestione a una nuova ditta e verra’ mantenuto in esercizio per integrare le altre fonti di approvvigionamento della fascia centro meridionale della Sicilia. Lo hanno concordato, in una riunione, a Palermo, il governo regionale, la societa’ mista Siciliacque, la Provincia di Caltanissetta, l’Ato idrico 6 e il Comune di Gela. I particolari dell’accordo sono stati illustrati oggi in una conferenza stampa dal sindaco, Angelo Fasulo, dal presidente della Provincia, Giuseppe Federico, e da quello dell’Ato, Ferdinando Maurelli. Il modulo del dissalatore, costato quasi 50 milioni di euro e inaugurato nel 2003, e’ stato fino ad ora gestito dalla ditta “Di Vincenzo”, attualmente in amministrazione controllata perche’ l’imprenditore nisseno Pietro Di Vincenzo e’ sotto processo per estorsione ai suoi dipendenti e per ricettazione. Nei giorni scorsi, la ditta aveva preavvisato di licenziamento i 20 dipendenti perche’ l’impianto era fermo da un anno, in quanto Siciliacque non voleva piu’ acqua dissalata (dai costi elevati) potendo disporre di sufficienti risorse idriche a basso prezzo, provenienti da dighe e pozzi. Ma considerato che il dissalatore rifornisce oltre a Gela anche molti centri dell’Agrigentino, e’ stato deciso che tornera’ a funzionare regolarmente.