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Lettera aperta di Rudy Maira al sindaco Campisi: “Appelliamoci tutti alla nostra coscienza sociale”

Redazione

Lettera aperta di Rudy Maira al sindaco Campisi: “Appelliamoci tutti alla nostra coscienza sociale”

Ven, 09/09/2011 - 13:22

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CALTANISSETTA – Questa nota non vuole avere alcun significato politico ma vuole essere un appello, non sollecitato,  a nome di chi non ha voce per farsi sentire e non ha ruolo per potersi difendere.

La mia coscienza spontaneamente si rifiuta di prendere atto che da oggi 39 famiglie, tutte monoreddito, non avranno come vivere, non avranno di che sfamare i propri figli (anche nascituri), di pagare i mutui della casa, gli affitti delle pigioni, i canoni per la luce e l’acqua, ecc..

In pratica un disastro sociale per queste famiglie e per la Città al quale si aggiungerà quello delle famiglie degli operatori degli asili nido e degli amministrativi addetti al servizio della raccolta dei rifiuti urbani.

Vorrei che capissimo tutti, Tu per primo, che questi nostri concittadini, alla loro età, con le loro esperienze di vita, con un bagaglio grave di difficoltà di vita pur sempre superate, oggi si sentono civilmente dei falliti, e piangono, piangono sul serio e non per modo di dire.

E non c’è niente di peggiore di vedere padri di famiglia, maturi, avanti negli anni, perdere la loro dignità e piangere.

Non voglio, oggi, addossare colpe a nessuno, e non voglio nemmeno sentirmi rispondere che l’aumento TARSU avrebbe risolto, o risolverebbe, il problema, perché non è così e vorrei evitare nei prossimi giorni inutili confronti sul tema.

Quello che, invece, dobbiamo fare, tutti assieme, sindaco, consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, deputati, sindacati e partiti, allontanando la facile tentazione di giocare allo “scaricabarile” sulle spalle di questi lavoratori, è trovare comunque una soluzione appellandoci alla nostra coscienza sociale.

Io sono pronto a farlo

                        Rudi Maira