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Teatro a Mazzarino, il 19 agosto va in scena lo spettacolo “Genio e Sregolatezza”

Redazione

Teatro a Mazzarino, il 19 agosto va in scena lo spettacolo “Genio e Sregolatezza”

Mer, 17/08/2011 - 15:40

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MAZZARINO – Nell’ambito delle manifestazioni dell’”E…state a Mazzarino 2011”,  presso l’anfiteatro del Castelvecchio si terrà venerdì 19 agosto lo spettacolo teatrale“Genio e Sregolatezza” (Circuito del Mito).

Messo in scena per la prima volta nel 1989 con l’interpretazione di Ben Kingsley, racconta la travolgente vita di Edmund Kean. Nello spettacolo Kean è concepito come un mostro, un uomo sfrenatamente ambizioso, perennemente alla ricerca di una fama immediata, un uomo convinto in modo paranoico che tutti cospirino contro di lui, un megalomane che non permette a nessuno di splendergli accanto, un uomo sinistro, un vulcano di rancore accumulato, un temporale di veleno, un torrente di bile: un uomo con una spinta incontenibile all’autodistruzione che già a trent’ anni si è completamente consumato. Si, Kean è un mostro, abbrutito dall’ alcool e sifilitico. Ma Kean è il primo grande attore romantico e l’ insuperabile interprete di Shakespeare. Tutto lo spettacolo oscilla tra il suo carattere e quello dei personaggi che interpreta sulla scena, temprati dalle esperienze della sua vita. Le sue ambizioni rieccheggiano nel Riccardo Terzo. La sua misantropia sempre più profonda evoca Coriolano e Timone. Quando la sua mente è sconvolta si trasforma in Re Lear.

L’addio di Otello: “Addio per sempre, pace dell’anima mia, addio felicità del cuore!” è visto come la chiave per comprendere la sua vera personalità. Per Kean non c’è tranquillità ne appagamento. Nell’addio mette a nudo la sua anima tormentata.

Fra tutte le paranoie, le megalomanie, le fanfaronate, le sbornie, le storie con le prostitute, è comunque una grande voce che chiede implorante pietà e comprensione.

“Genio e Sregolatezza”, lo spettacolo teatrale per la regia di Luca Simonelli e Giuseppe Pambieri, al violino Cristina Enna, musiche di Ottavio Sbragia, scene e costumi di Eugenio Guglielminetti.

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