CATANIA – “I fenomeni eruttivi recentemente osservati sullo Stromboli, quali esplosioni maggiori e le colate di trabocco, sono chiaramente collegati ad una fase di sovrappressione e degassamento del sistema-serbatoio magmatico sommitale e potrebbero indicare che tale sistema e’ in una fase di equilibrio instabile. Allo stato attuale, comunque tali fenomeni non modificano significativamente lo stato di pericolosita’ del vulcano”. Lo affermano i vertici delle sede di Catania e Palermo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Domenico Patane’ e Sergio Gurrieri, che hanno tenuto oggi una conferenza stampa. I due esperti hanno sottolineato che, a differenza dell’Etna, il programma di osservazione dello Stromboli e’ in funzione da un tempo troppo breve “per dare certezze sull’approssimarsi di una eruzione effusiva o di un evento parossitico. Cio’ nonostante, prima dell’eruzione effusica del febbraio 2007 grazie ai diversi segnali registrati dal nuovo sistema di monitoraggio era stato possbile preannuciare l’evento eruttivo”. Attualmente, hanno aggiunto Patane’ e Gurrieri, “lo Stromboli e’ in uno stato di attivita’ che tuttavia rientra pienamente all’interno della normale fluttazione dell’attivita’ eruttiva del vulcano osservata negli ultini 20-30 anni. Tuttavia, il periodico verificarsi di fenomeno ‘significativi’ e imprevedibili come quelli gia’ registrati richiede sicuramente uno stato di maggiore attenzione sia in area craterica che nella Sciara del Fuoco”.
Stromboli, attività normale ma attezione alta dei vulcanologi
Ven, 19/08/2011 - 14:54
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