Salute

Mussomeli, mentre l’Ostetricia è a rischio chiusura, i politici litagano. S.O.S dal “Longo”

Redazione

Mussomeli, mentre l’Ostetricia è a rischio chiusura, i politici litagano. S.O.S dal “Longo”

Gio, 18/08/2011 - 17:17

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MUSSOMELI- Lo stop al dibattito politico che in questi ultimi giorni domina le pagine dei quotidiani e che interessano per lo più, i diversi punti di vista di alcuni consiglieri provinciali, lo pone il direttore di presidio dell’ospedale “M.Longo” dott. Salvatore Mancuso.  In ballo, c’è il futuro ed il destino del reparto di Ostetricia, secondo le recenti dichiarazioni dell’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, che ipotizza un innalzamento dell’asticella a 500 parti. Da qui, la preoccupazione per il reparto di ostetricia del nosocomio locale che, secondo il dott.Mancuso, potrebbe non avere un numero necessario per tenere aperto il Punto nascite. “Il rischio, a sentire le parole di Russo è alto- conferma le preoccupazioni Mancuso- purtroppo nel nostro ospedale il numero delle nascite è inferiore al minimo fissato dall’assessore regionale. Si attestano annualmente attorno alle 350 nascite l’anno”. Nell’ultimo periodo è anche vero che si è registrata un’impennata dei parti, che non può essere attribuita ad un’inversione di tendenza sul dato generale nazionale che evidenzia la penuria in Italia di fiocchi azzurri e rosa, ma che rispecchia invece l’interesse, da parte di puerpere residenti in molti paesi dell’Agrigentino, del Nisseno e del Palermitano, a venire a partorire proprio a Mussomeli. “In una relazione recente avevo evidenziato l’alto numero di mamme provenienti dai paesi dalle province vicine”. Mancuso infine lancia un appello al mondo della politica: “Si dovrebbero fare meno polemiche inutili e lavorare per i problemi reali. In questo caso è necessario l’intervento dei politici”.  Quindi, mentre da un lato si teme il peggio per l’ospedale “Immacolata Longo” che rischia di vedersi chiudere un intero reparto quello di Ostetricia e di finire nell’elenco dei presidi in fase di ristrutturazione, i politici, locali e non, dibattono su altre questioni. Da oggi in poi, l’appello del Direttore di Presidio, diventa anche l’accorato invito del tessuto sociale del Vallone. Dalla politica ci si attende, risposte immediate.

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