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Il carabiniere di Mazzarino al Gip dopo l’arresto:”Non avevo il coraggio di arrestare mio fratello”

Redazione

Il carabiniere di Mazzarino al Gip dopo l’arresto:”Non avevo il coraggio di arrestare mio fratello”

Sab, 20/08/2011 - 15:33

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Angelo Benfante

VITERBO – “Non avevo il coraggio di arrestare mio fratello”. Si è giustificato così il maresciallo Angelo Benfante, comandante dei carabinieri di Grotte di Castro, arrestato insieme al fratello per concorso in detenzione e coltivazione di canapa indica.

Angelo ed Enzo sono stati ascoltati  nel carcere di Mammagialla dal gip Franca Marinelli per l’interrogatorio di garanzia.

Secondo quanto riferito dal legale del maresciallo Benfante, Angelo Di Silvio, il gip ha convalidato per entrambi l’arresto in carcere. Il provvedimento è valido almeno per i prossimi 30 giorni, tempo che servirà al pm per svolgere le indagini in caserma.

Le 17 piante di marijuana, infatti, sono state trovate in un sottotetto attiguo alla casa del comandante, proprio nella caserma di Grotte di Castro, dove il maresciallo Benfante risiedeva.

“L’arresto – spiega l’avvocato Di Silvio – è stato convalidato in carcere perché la residenza del mio cliente era appunto in caserma. Oggi pomeriggio però ho ottenuto la disponibilità di un immobile nel quale potrebbe essere trasferito il domicilio di Angelo Benfante e quindi la prossima settimana richiederemo i domiciliari in quella sede”.

Enzo Benfante

Durante il colloquio con il gip il maresciallo avrebbe tentato dare la sua versione dei fatti. “Non ho avuto il coraggio di arrestare mio fratello – avrebbe detto Benfante -. Ho provato più volte a farlo desistere, ma non ci sono riuscito e la faccenda è poi entrata in un circolo vizioso dal quale non era facile uscire”.

L’interrogatorio dei due fratelli, uno carabiniere e l’altro di professione dj, è durato oltre due ore.

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