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Politici inquisiti. Crocetta:”In Sicilia la situazione è allarmante”

Redazione

Politici inquisiti. Crocetta:”In Sicilia la situazione è allarmante”

Lun, 25/07/2011 - 12:18

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Rosario Crocetta

PALERMO – Se dovessero assegnare un premio ad una Regione italiana che ha il maggior numero di deputati con problemi giudiziari in Parlamento, l’assegnerebbero alla nostra.

Ventotto deputati regionali su novanta, infatti, hanno o hanno avuto ‘qualche scaramuccia’ con la giustizia. Questo è il dato certo sino ad oggi. L’ultimo per cronologia è Antonio Borzacchelli, l’ex deputato regionale dell’Udc ed ex maresciallo dei Carabinieri di Palermo: è stato condannato in appello a 8 anni di carcere per il reato di concussione.

Ad un mese appena di distanza dalla vicenda che ha come protagonista Cateno De Luca, deputato di ‘Sicilia Vera’, partito da lui formato, che sta scontando gli arresti domiciliari per tentata concussione.

Agli arresti domiciliari, da novembre ad oggi, sono finiti pure: Riccardo Minardo, esponente dell’Mpa accusato di truffa ai danni dell’unione Europea e Gaspare Vitrano, parlamentare del Pd arrestato mentre intascava una mazzetta per il fotovoltaico.

 “La situazione in Sicilia è da sempre drammatica”, ha detto a BlogSicilia Rosario Crocetta, Europarlamentare del Pd ed ex sindaco di Gela. Più volte Crocetta è stato bersaglio della criminalità organizzata.

“Al governo nazionale – ha sottolineato l’eurodeputato – ci sono ministri rinviati a giudizio per mafia e sottosegretari su cui non si può procedere perché la Camera non l’ho autorizza. È una questione legale e morale, di un sistema alla deriva in cui la politica sembra spesso da fare da schermo protettore al malaffare.”

Crocetta  ha parlato di un rapporto mafia-politica, che fa da cerniera di collegamento alla nostra società. “L’Ars è terreno fertile per la mafia, grazie anche al sistema elettorale presente in Sicilia. Una modifica della legge elettorale potrebbe rendere vita difficile alle infiltrazioni mafiose in politica.”

L’ex sindaco di Gela non generalizza e tiene a precisare che non tutti i deputati regionali hanno legami mafiosi. Espone un esempio molto interessante riguardante il bilancio regionale in Sicilia:

“Il bilancio della Regione è formato da mille rivoli di spese individuali. Tutto questo è frutto di mediazioni non politiche ma dei singoli deputati. Questo sistema va cambiato assieme alla burocrazia”.

Li chiama ‘bookmakers‘ alcuni burocrati che molto spesso muovono le redini su quale deputato eleggere o quale assessore nominare.

Infine, Rosario Crocetta ha fatto riferimento ad un’importante legge che la politica in Sicilia non potrebbe fare a meno: la legge anticorruzione.

“Se un politico è indagato per alcuni reati mafiosi -dice Crocetta – ‘concussione, associazione, etc.’ non dovrebbe essere candidato dal proprio partito politico. Mi rivolgo al segretario regionale del mio partito del quale ho veramente stima, Giuseppe Lupo. Perché non presentare – ha concluso l’eurodeputato – un codice etico da far firmare a tutti i partiti politici in Sicilia, i quali si impegnano a non presentare per le prossime elezioni nessun deputato indagato per mafia, concussione e corruzione? Questo codice potrebbe diventare una legge regionale. Sono convinto che Lupo accoglierà il mio invito”.

(intervista rilasciata a BlogSicilia)

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