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Iniziative e riflessioni per ricordare Paolo Borsellino e gli uomini della scorta

Redazione

Iniziative e riflessioni per ricordare Paolo Borsellino e gli uomini della scorta

Mar, 19/07/2011 - 09:27

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CALTANISSETTA – Iniziative anche a Caltanissetta per ricordare Paolo Borsellino nel diciannovesimo anniversario della strage di via D’Amelio.

La Federazione Provinciale Giovane Italia Caltanissetta ricorderà oggi la figura del giudice con una piccola cerimonia di commemorazione che si svolgerà in mattinata proprio in Piazza Falcone e Borsellino. Nel pomeriggio, inoltre, una folta delegazione nissena della Giovane Italia partirà per Palermo per prendere parte alla fiaccolata che da quindici anni si svolge in memoria di Paolo Borsellino. Il corteo partirà da Piazza Vittorio Veneto per giungere fino in Via D’Amelio, luogo della strage. Una fiaccolata che si svolge in rituale silenzio e incede lenta sino a Via D’Amelio assumendo connotati quasi mistici nel caos palermitano. “È nostro dovere civico onorare quotidianamente la memoria di Paolo Borsellino – dice il presidente provinciale di Giovane Italia Calogero Munì – principalmente nel giorno della sua uccisione, perché un popolo senza memoria non può affrontare le sfide del futuro. Affinché il 19 luglio non diventi solo una giornata commemorativa che si spegne il giorno seguente, ma la naturale espressione della nostra lotta alla mafia in ogni sua forma, è necessario riattualizzare il messaggio di tutti coloro che hanno combattuto per liberare la nostra terra da Cosa Nostra, individuando e combattendo le nuove infiltrazioni mafiose all’interno della nostra società. La presenza di ognuno di noi è importante per dimostrare che il sacrificio di questi uomini non è stato vano. La fiamma di ogni fiaccola accesa per le vie della città dimostrerà che le loro idee continuano a vivere attraverso le nostre azioni. Voglio augurarmi che, a prescindere dal colore politico, sarà presente alla fiaccolata quanto più gente possibile per “affermare un’idea” differente di Antimafia, che non sia solamente quella dei salotti buoni, delle trasmissioni televisive, delle passerelle in pubblico, dei tanti che si riempiono la bocca con la parola “legalità”, ma diventi sempre di più l’antimafia dei fatti e di tutti quelli che sognano una Sicilia libera e pulita per le generazioni future”.

Propone una riflessione sulla lezione di Borsellino anche  il presidente del coordinamento dei Movimenti civici di Sicilia Giovanni Ruvolo; i MCS aderirann con diverse rappresentanze regionali e con la presenza di Intesa Civica Solidale, che rappresenta MCS a livello provinciale, all’evento sportivo proposto per domani allo stadio Pian de Lago da diverse associazioni nissene, che vedrà il coinvolgimento dei magistrati di Palermo e Caltanissetta. “Movimenti Civici di Sicilia – sottolinea Ruvolo nella nota – ci sarà per condividere un momento di forte intesa tra chi combatte la mafia in prima linea e chi è impegnato a costruire in Sicilia una nuova stagione di rinnovamento politico, economico e sociale. A quasi 20 anni da quella terribile estate che ci privò di due grandi figure come Falcone e Borsellino, insieme a Francesca Morvillo ed a tanti fedeli servitori dello Stato Rocco Di Cillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Agostino Catalano, Emanuela Loi,Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, non si è spento nella coscienza di noi siciliani il senso di quella responsabilità e di quel protagonismo che lo stesso Paolo Borsellino auspicò in occasione di una veglia in memoria di Giovanni Falcone in cui consegnò un “Testimone”, un rotolo di pergamena contenente le Beatitudini, che affidato agli scout, chiese che diventasse uno stimolo continuo ad impegnarsi concretamente. Oggi sembra rivivere in tutti noi l’ esempio di impegno e responsabilità di Falcone e Borsellino, che vedo esprimersi in un ritrovato entusiasmo a partecipare, ad aggregarsi, a superare l’ egoismo e l’ individualismo che hanno sostenuto la cultura mafiosa che ha contaminato la politica, l’ economia e la finanza. Saremo presenti per condividere questo momento celebrativo con le altre realtà sociali che si riconoscono in quella parte di cittadinanza che ritrova nella morte ed il sacrificio di questi uomini e donne oneste una buona parte della rinascita morale e di riscatto della Sicilia.

C’è veramente tanto da fare ancora, ma per fortuna tanto è stato fatto. Nuovi modelli economici e sociali basati su principi solidaristici e sostenibili sembrano emergere con sempre maggiore forza, insieme ad un crescente senso di protagonismo da parte dei cittadini, espresso, tra le altre, in forme di consumo critico, attenzione all’ ambiente, al desiderio crescente nei giovani di costruire il proprio futuro nella terra in cui hanno avuto il privilegio di nascere, evitando che preziose risorse continuino ad arricchire altre regioni o nazioni. E Caltanissetta sembra caratterizzarsi per questa voglia di rinnovamento, come dimostrano le esperienze dei comitati di quartiere che hanno sentito il bisogno di aggregarsi, la costituzione di comitati permanenti di cittadini per affrontare con metodo le diverse problematiche ed altre esperienze nel settore imprenditoriale, tutte connotate da modelli di partecipazione “dal basso”. Esempi virtuosi che rappresentano concretamente una mentalità nuova che si allontana da quella dominante nei decenni precedenti che ha sostenuto ed alimentato una cultura mafiosa attorno alla quale si sono coagulate forze politiche, sociali ed imprenditoriali come tante indagini e processi hanno dimostrato. Purtroppo non possiamo nascondere che il processo sarà lungo e complesso, dovendo fare i conti con la precarietà di una politica senza progetti che continua ad alimentare le emergenze per sperperare denaro pubblico, togliendo risorse essenziali per investire sul futuro delle nostre popolazioni. Il problema dei rifiuti, irrisolto ed aggravato negli anni in maniera bipartisan, è un esempio non più sopportabile di quello che continuiamo a subire nel terzo millennio, quando il resto del mondo è proiettato verso una gestione economica e sociale che dell’ eco-sostenibilità ne ha fatto una bandiera. Sono certo che l’ incontro del 20 luglio sarà molto partecipato e sarà un momento per ribadire che siamo in tanti ad essere impegnati a costruire il nuovo futuro della nostra terra. E’ necessario, però, uno sforzo per realizzare una sintesi comune, oltre il proprio egoismo ed individualismo, per essere una maggioranza forte e compatta capace di relegare in un angolo quella minoranza che ancora persegue le modalità dell’ azione mafiosa, da sopraffare con l’ impetuosa onda di rinnovamento che sempre più sembra invadere le nostre città e le nostre vite”.

E infine, una riflessione costante, non legata solo alla data di oggi, scaturita dai giovani e che deve essere viatico per un vero cambiamento è quella avviata con la costituzione del “Forum XIX Luglio Caltanissetta”, rientrante nell’orbita dei gruppi che fanno parte del “Forum XIX luglio” che hanno lo scopo di ricordare la data del 19 luglio del 1992. Il Forum di Caltanissetta ha iniziato il suo percorso con un incontro in memoria di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta con la deposizione – nella piazzetta Falcone e Borsellino – di una corona d’alloro, l’osservanza di un minuto di silenzio e l’ascolto di alcuni interventi di riflessione.

“Il Forum – viene sottolineato nella nota – non si propone di ricordare quel giorno solo come un vuoto anniversario bensì ha il precipuo compito di mantenere viva la lotta alla mafia e, nel contempo, confermare il sostegno alla magistratura, pilastro del nostro Paese. Il Forum ha come obiettivo, mediante l’aggregazione di giovani, innanzitutto, di mantenere vivo il ricordo e il sacrificio di uomini che volevano una Sicilia migliore, poi, lo scambio di idee e di proposte che possano essere utili a migliorare la nostra Città, anche attraverso delle attività culturali, quali convegni e dibattiti. Inoltre, il Forum, si propone l’intento di informare in modo imparziale sulla mafia e le sue nuove frontiere, quale quella dei colletti bianchi che oggi tende sempre più a sostituire la mafia tradizionale. Riteniamo, infatti, che l’informazione sia il mezzo principale per poterla sconfiggere perché come diceva, per l’ appunto, lo stesso Paolo Borsellino “Se la gioventù le negherà il consenso anche la onnipotente misteriosa, mafia svanirà come un incubo. L’importante è che il coraggio prenda il sopravvento”. Ed è solo attraverso una corretta informazione che le nuove generazione potranno negarle il consenso. Il Forum XIX luglio Caltanissetta, inoltre, si farà carico di proporre il recupero della piazzetta intitolata ai giudici Falcone e Borsellino che, allo stato attuale, versa in una situazione di incuria, degrado e abbandono generale sia da parte della cittadinanza che da parte delle istituzioni, infatti sosteniamo che non basta ripulirla di tanto in tanto ma serve valorizzarla a pieno rendendola un luogo di aggregazione sociale e di scambio culturale.

“Una delegazione di ragazzi nisseni – dice Fabrizio Parla, responsabile del Forum XIX Luglio – parteciperà a Palermo alla fiaccolata, organizzata come ogni anno dal Forum XIX Luglio di Palermo e dalla Giovane Italia Palermo, in cui si ricorda la strage di via d’Amelio. Lo slogan che porterà il Forum di Caltanissetta sarà:”Italia, amiamo la patria come la amava lui” perché è appunto l’amore verso la nostra Patria e verso la nostra regione che ci deve guidare nella lotta alla criminalità perché con la mafia non ci sarà mai sviluppo”.

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