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Risarcimento diretto, autocarrozzieri sollecitano riforma

Redazione

Risarcimento diretto, autocarrozzieri sollecitano riforma

Mar, 28/06/2011 - 16:31

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CALTANISSETTA – Gli autocarrozzieri aderenti alla Confartigianato sollecitano una riforma dell’attuale sistema del risarcimento diretto in caso di incidente automobilistico, vale a dire l’obbligo di richiedere l’indennizzo alla propria assicurazione. Tale procedura, entrata in vigore nel febbraio del 2007, secondo la Confartigianato ha infatti fallito l’obiettivo di ridurre i premi delle polizze Rc auto ed anche l’Antitrust nei giorni scorsi ha evidenziato la necessità di riformare il sistema per rilanciare la competizione tra imprese di autoriparazione e ridurre i costi per i consumatori.

«Negli ultimi due anni – dice il presidente provinciale della Confartigianato, Tarcisio Beniamino Sberna – si sono registrati aumenti del 15% dei premi assicurativi, con punte del 25% per gli autoveicoli e del 35% per i motocicli. Come se non bastasse, i tempi di liquidazione dei danni si sono allungati. L’associazione dei carrozzieri di Confartigianato chiede pertanto che vengano presto discussi i due disegni di legge presentati alla Camera e al Senato per modificare l’attuale sistema del risarcimento diretto previsto dal Codice delle assicurazioni private. I carrozzieri chiedono che i cittadini siano liberi di scegliere la procedura del risarcimento diretto, oppure di richiedere l’indennizzo all’assicurazione del responsabile del danno. Inoltre sollecitano l’abolizione del rimborso “in forma specifica” che permette di ottenere la riparazione gratuita dell’auto attraverso officine convenzionate con la propria compagnia. Anche in questo caso, gli automobilisti devono avere il diritto di scegliere il carrozziere di fiducia per la riparazione dei danni».

Secondo l’Associazione dei carrozzieri, oggi le compagnie assicurative decidono le tariffe delle polizze Rc auto, possono imporre da chi far riparare l’auto incidentata, condizionano l’importo del risarcimento e le tariffe orarie che devono applicare le officine, ed intervengono nella determinazione dei tempi di riparazione. Tutto ciò vìola i principi di libera concorrenza tra le imprese di autoriparazione, con il rischio reale di una mancanza di tutela dei diritti dell’assicurato dal punto di vista della qualità ed affidabilità della riparazione, elementi indispensabili ai fini della sicurezza stradale».

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