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ICS chiede a Campisi un atto di coraggio:”anticipi tutti e si dimetta”

Redazione

ICS chiede a Campisi un atto di coraggio:”anticipi tutti e si dimetta”

Sab, 11/06/2011 - 22:24

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CALTANISSETTA – Portare la mozione di sfiducia in aula, nella situazione in cui il Sindaco Campisi si sta trovando in rapporto con il Consiglio comunale, e riteniamo con tutta la cittadinanza, è scelta di limpidezza politica oltre che atto dovuto, a prescindere dagli esiti, per misurare la coerenza, l’affidabilità e l’obiettività dei nostri rappresentati eletti al civico consesso. Tra questi, taluni, per languori non soddisfatti, si sono distinti per le singolari transumanze da un partito o da uno schieramento all’altro, evidenziandosi, comunque, bipartisan la generale prosopopea fumosa che non ha sinora sortito significativi atti di proposta politica.

Allora speriamo che la mozione di sfiducia arrivi in aula e vedremo come andrà il dibattito!

La discussione per noi dovrebbe iniziare da una seria valutazione del fallimento dell’intera classe politica locale ai vari livelli e di un’Amministrazione di centrodestra che si era prefissata di affrontare i problemi irrisolti della città, frutto anche dell’incapacità dimostrata dalla precedente giunta di centrosinistra, (gestione rifiuti, qualità dei servizi, prospettive di sviluppo dell’economia locale, consorzio universitario, valorizzazione del centro storico e dei quartieri).

In questi due anni tutti i vari problemi si sono aggravati, evidenziando, inoltre, un distacco sempre più marcato tra la cittadinanza e i rappresentanti della politica tradizionale costantemente impegnati in discussioni sterili e contrapposizioni faziose.

L’iniziativa spontanea dei cittadini nell’affrontare problematiche come la gestione dei rifiuti con la costituzione del Comitato Permanente in difesa del Cittadino, la composizione del Coordinamento dei Comitati di Quartiere per definire una politica di valorizzazione del territorio, il tentativo finora respinto del Comitato per l’adozione del bilancio partecipativo, sono segnali che nella nostra città il cambiamento è possibile ed è in atto attraverso la partecipazione consapevole e determinata dei cittadini, operanti al di sopra degli schieramenti, che pongono al centro dei propri interventi il bene comune per il miglioramento dell’intera comunità.

In questo scenario non può non valutarsi come seria assunzione di responsabilità la scelta dell’ex assessore alle politiche sociali Maurizio Averna che, anziché continuare ad occupare una poltrona senza poterne determinare risultati concreti, ha deciso di denunciare lo stato delle cose, facendo intravedere che l’organizzazione dell’Ente comunale, a fronte dei tanti esperti nominati dal Sindaco, non risponde ai criteri di efficienza organizzativa necessari per affrontare i tanti problemi della città.

Intesa Civica Solidale, che in questo ultimo periodo non ha voluto alimentare il coro dei lamentatori o dei venditori di fumo, ma, viceversa, ha cercato di stimolare la partecipazione diretta dei cittadini singoli e associati, da tempo sta promuovendo un metodo per qualificare l’agire politico nel senso della condivisione di obiettivi concreti per lo sviluppo economico e sociale dei nostri territori.

Nelle diverse assemblee alle quali abbiamo partecipato, senza volere monopolizzare o sfruttare a fini propagandistici la nostra presenza, ci siamo entusiasmati nel vedere che i cittadini voglio essere protagonisti nella propria città. Abbiamo costatato inoltre che non è vero che i cittadini sono lontani dalla politica, in realtà, e viene spesso sottolineato, non si ha più fiducia in quelle organizzazioni partitiche tradizionali che utilizzano le proprie strutture oligarchiche per mantenere un potere che oramai logora anche chi lo detiene.

Quindi, perché, nella nostra città, non iniziare a valutare una proposta politica alternativa all’attuale schema dei poli contrapposti o delle stantie proposizioni terzoforziste? Un’”intesa civica per la città” che chiami a raccolta le tante realtà positive operose nella nostra comunità, per liberarla dal meccanismo perverso della clientela, dell’arrivismo e del pressappochismo politico.

Al Sindaco, confidando nel suo senso di responsabilità, chiediamo un atto di coraggio: anticipi tutti e si dimetta, per affrancarsi dai legami con i vecchi schemi della politica e per dare spazio al protagonismo dei cittadini, unico antidoto al malaffare. Ai Consiglieri comunali invece diciamo: fate fino in fondo il vostro dovere che non prevede certo il perseguimento, a tutti i costi, del proprio interesse personale, ma aiutate i cittadini nello sviluppare la nuova proposta di “un’intesa civica per la città”.

                                                                           Movimento “Intesa Civica Solidale”

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