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Mussomeli, prende il via La Passione di Cristo tra recriminazioni e carte bollate

Redazione

Mussomeli, prende il via La Passione di Cristo tra recriminazioni e carte bollate

Sab, 09/04/2011 - 06:00

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MUSSOMELI- Avrà luogo stasera, il tanto atteso evento LA PASSIONE DI CRISTO che ha richiesto da parte degli organizzatori mesi di tanto impegno e sacrificio. Non senza polemiche e accuse varie che potrebbero sfociare in una denuncia con tanto di testimoni. La vicenda, che ha provocata una diatriba tra staff organizzativo e Primo Cittadino circa  la concessione della Palestra Comunale, ha avuto luogo l’altro ieri. I fatti sono i seguenti. Salvatore Giardina, oltre che regista e protagonista nel ruolo di Cristo della rappresentazione vivente pasquale, è considerato l’anima ed il corpo di quella che, secondo il suo punto di vista, è uno dei motivi più stimolanti della sua carriera artistica. Un paio di giorni addietro, Giardina ha richiesto al Sindaco l’utilizzo della palestra comunale come punto strategico per collocare parte della logistica che interessa la manifestazione. Calà da parte sua risponde picche alla istanza, in quanto pervenuta solo un giorno prima rispetto a quello indicato nella richiesta, tempo non utile per concordare il tutto con le associazioni sportive che da tempo hanno pianificato le attività e quindi anche l’utilizzo della struttura. Mai risposta forse, è stata così poco gradita da Giardina, che attacca Calà e lo accusa pubblicamente di menefreghismo e soprattutto di offese personali che lo stesso Primo Cittadino avrebbe arrecato telefonicamente al protagonista della Passione di Cristo. Accuse che verrebbero confermate, secondo le dichiarazioni dello stesso Giardina, anche da Pasquale Morreale, vice-presidente della Symposium, associazione che organizza l’evento. Morreale avrebbe avuto un alterco telefonico con Calà a tal punto, secondo Giardina, da essere udite anche dagli altri occupanti l’autoveicolo su quale viaggiavano i componenti della Symposium. Calà da parte sua, risponde che Giardina ha già compiuto un atto doloso, presentando una richiesta, nei primi di aprile, arrecante la data del 23 di marzo. Inoltre, conclude il Sindaco, pensava di parlare a telefono con delle persone di sua conoscenza alle quali si può anche rispondere in tono diverso, pur rispettandole in toto ed assumendosi eventuali responsabilità accertate. La conclusione di questa vicenda la pone Salvatore Piazza, presidente dimissionario della Pro Loco che, sentito in merito, afferma che anche lui ha chiamato Calà per chiedere spiegazioni su una vicenda di cui lo stesso si è occupato fino a qualche giorno prima. Conferma Piazza che avrebbe ricevuto da Calà un trattamento simile a quello di Giardina, a tal punto, che le offese pronunciate dal Primo Cittadino, hanno rasentato il turpiloquio. Piazza nel frattempo ha dichiarato che sta meditando di sporgere denuncia nei confronti del Sindaco di Mussomeli.

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