MUSSOMELI – Tanto tuonò che piovve. A Mussomeli, paese spesso le bagarre politiche lasciano strascichi che si protraggono nel tempo, anche la vicenda di Salvatore Piazza ha avuto il suo epilogo. La vicenda ha inizio qualche tempo fa quando, lo stesso Piazza, veniva insignito per suffragio, del ruolo di coordinatore della locale sezione del PDL. Quella che potrebbe sembrare come una normalissima nomina assume a Mussomeli un aspetto tra il drammatico ed il grottesco giacché lo stesso Piazza è anche il Presidente della Pro Loco nonché Presidente del 1° Istituto Comprensivo. Dopo qualche scambio di vedute al vetriolo tra Piazza e qualcuno tra gli avversari politici in seno all’amministrazione comunale, in virtù del suo triplice ruolo e quindi della presunta incompatibilità tra gli incarichi assunti, sembrava che tutto fosse ritornato alla normalità. Poi invece viene fuori la vicenda legata alla vendita del mattatoio comunale con i postumi giudiziari che la stessa vicenda si trascina e Piazza, nel ruolo di coordinatore del PDL locale chiede lumi al Sindaco, pena la richiesta di dimissioni. Per tutta risposta il sindaco Calà chiede a Piazza di dimettersi dall’incarico di Presidente della Pro Loco in quanto, secondo il Primo Cittadino, strumentale al ruolo di coordinatore di partito. E tra un botta e risosta, Piazza decide di spegnere i telefoni per 24 ore, giusto il tempo di decidere. E all’indomani, ecco maturata la decisione. Piazza si dimette dal duplice ruolo di coordinatore di partito e di presidente di Pro Loco, lasciando di stucco i suoi amici di partito che, dal canto loro, non si aspettavano una decisone tanto improvvisa. La motivazione di tutto ciò è contenuta in un comunicato stampa che lo stesso Piazza ha diffuso. Nessun motivo in particolare. Solo la scelta di dedicarsi totalmente alla famiglia, pur rimanendo sempre un componente sia del partito che della Pro Loco. Solo che nella sua lettera alla stampa, Piazza conclude con un’affermazione che sa molto di complotto. Dice infatti: Lo sanno tutti che c’è un piano politico sulla Pro Loco per mettermi da parte. Ma la gente conosce quello che ho fatto in questi anni e sa come ho lavorato”. Sorge un dubbio: che ci sia nella realtà un nuovo caso politico, legato al prossimo presidente della Pro Loco?