MUSSOMELI – “ Credo che, in un periodo come questo, dove le bagarre politiche focalizzano l’attenzione della stampa e dei media- Osvaldo Barba Direttore de IL TARLO.INFO- ci si distrae molto facilmente e spesso non si ha il tempo o forse l’attenzione necessaria, ad affrontare i veri problemi di questo e di molti altri paesi del Vallone. Da un’inchiesta che sto portando avanti con il mio mensile sull’uso e consumo di alcol e droga a Mussomeli e nel Vallone in genere, sono venuti fuori dati dal mio punto di vista, tanto preoccupanti quanto allarmanti. I dati, che mi sono stati forniti grazie alla professionalità e spirito di collaborazione della dottoressa Maria Rita Iacinta, Dirigente di Primo Livello del S.E.R.T di Mussomeli, evidenziano numeri che debbono davvero far riflettere le autorità e chi di competenza. 6283 sono state le prestazioni effettuate nel 2010 dal S.E.R.T. per 75 utenti tra tossicodipendenti ed alcolisti. La sostanza primaria di maggiore abuso è l’eroina, presente nel 70% dei casi. Tra coloro che usano eroina il 75 % consuma anche cannabinoidi e superalcoolici. La fascia di età interessata oscilla tra i 25 ed i 35 anni ed il 60% dei soggetti risulta positivo all’HCV.In aumento anche l’alcoldipendenza, dove il vino e i superalcolici sono le bevande maggiormente utilizzate e spesso fuori dai pasti. L’età di consumo oscilla tra i 30 e i 40 anni, mentre tra i giovani l’uso viene considerato, poco nocivo e soprattutto legale. Alla luce di questi dati credo che politicamente occorre intervenire in modo tempestivo e professionale. Oramai sono anni che non ci si occupa concretamente di questo problema, per cui evitando inutili ricerche di colpe e colpevoli, forse occorre da parte di tutte le istituzioni, intervenire concretamente per affrontare un problema che, contrariamente al passato, non può e non deve essere nascosto. Per cui mi auguro che, nell’affrontare problemi contingenti che forse non interessano molto le sorti di una comunità, la politica tutta, si occupi anche di quella che è la realtà sociale di una collettività che anche se non chiede aiuto apertamente, manifesta la richiesta impellente quantomeno di una corretta campagna di sensibilizzazione. Il resto poi, si vedrà.