Salute

Mussomeli, Mantio si dimette dalla Cisl tra amarezza e commozione

Redazione

Mussomeli, Mantio si dimette dalla Cisl tra amarezza e commozione

Gio, 07/04/2011 - 12:00

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Quella che di primo acchito dovrebbe sembrare una lettera di ringraziamento prima delle dimissioni, appare nella realtà come un vero e proprio “Addio alle Armi”, misto tra commozione e tanta amarezza. Giuseppe Mantio, segretario C.I.S.L. del presidio ospedaliero “M.Longo” di Mussomeli, in un comunicato stampa, esterna il suo pensiero circa l’azzeramento del segretariato di nosocomio della sigla sindacale della quale si è fatto portavoce assieme ad altri colleghi avvenuta, secondo il suo punto di vista, in modo non troppo consono ai normali canoni imposti dai rapporti sociali.  “ Nonostante da qualche giorno oramai non faccia più parte- Giuseppe Mantio segretario di Presidio C.I.S.L. P.O. “M.Longo” di Mussomeli”- della segreteria organizzativa della organizzazione sindacale sopramenzionata- sento comunque il dovere di porgere dei ringraziamenti tanto dovuti quanto doverosi. Innanzitutto vorrei ringraziare tutto lo staff della segreteria provinciale che mi ha consentito di far parte dell’organizzazione strategica di presidio anche se forse, sarebbe stato meglio avvisarmi tempestivamente della decisone da loro presa e non solo dopo e a brevi mani, allo stesso modo di come sono stato contattato, informato ed erudito al momento della mia nomina. Vorrei davvero col cuore rendere un grazie sentito a tutti gli iscritti che mi hanno supportato e che si sono sentiti da me rappresentati. A loro vorrei dire che la decisione di azzeramento delle segreteria di presidio, non è stata da me decisa ne tantomeno voluta. Vorrei tranquillizzare costoro dicendo che sicuramente questa scelta improvvisa e tempestiva sarà stata dettata da una strategia operativa a livello di organizzazione sindacale, anche se a me non risulta che in altri presidi ospedalieri sia stata attuato un simile intervento. E vorrei concludere supportando quanto precedentemente dichiarato dagli amici della C.G.I.L. e che cioè non esiste, tra tutte le sigle sindacali rappresentative, nessuna battaglia ne guerra alcuna tra le stesse e che se diversità di pensiero esiste, la stessa non culmina ne culminerà mai in attacchi di tipo personale che non interessano nessuno, men che meno le sorti di un ospedale che ha bisogno della forza e della collaborazione di tutti per una politica di rilancio e di rinvigorimento a livello strumentale e professionale.

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