Ventotto ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Caltanissetta, su richiesta della Dda
nissena, per associazione mafiosa, intestazione fittizia di
beni e frode informatica. Sequestrate sette societa’, ritenute
frutto del reinvestimento di patrimoni illeciti. Le indagini,
scaturite nell’operazione “Grande Vallone”, hanno accertato gli
interessi delle locali famiglie mafiose nel controllo
monopolistico delle forniture di conglomerati cementizi
destinate a opere pubbliche, anche nelle province di Palermo e
Agrigento. Documentato il condizionamento nel settore del
gioco, attraverso la gestione di sale scommesse riconducibili a
esponenti mafiosi.

Al centro dell’intera operazione, la cosca di Campofranco. Tra gli arrestati figura un imprenditore del settore edile, Giuseppe Modica: il cemento della sua calcestruzzi veniva imposto alle ditte che avevano vinto gli appalti in provincia di Caltanissetta, ma anche in altre zone della Sicilia.

Tra gli arrestati pure Gianluca Modica, presidente della squadra di calcio del Campofranco, da domenica ufficialmente promossa in Eccellenza. E sono 13 i campofranchesi finiti in carcere.

Molti i rampolli della mafia del Vallone: arresti pure a Sutera, Montedoro, Bompensiere e Serradifalco. Colpite le famiglie storiche come i Grizzanti, Falcone, Lo Sardo, Argento.