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Il gruppo consiliare del PdL difende le posizioni del sindaco

Redazione

Il gruppo consiliare del PdL difende le posizioni del sindaco

Lun, 18/04/2011 - 14:54

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CALTANISSETTA – Il gruppo consiliare PdL del Comune di Caltanissetta difende le posizioni del sindaco Campisi e la decisione di alcuni consiglieri della maggioranza di non appoggiare l’atto di indirizzo presentato in aula durante la seduta consiliare del 12 aprile scorso. Questo il testo integrale del documento, sottoscritto dai consiglieri comunali Gianluca Nicosia (capogruppo), Michele Alù, Rino Bellavia: “La demagogia ed il populismo sono i requisiti costanti che connotano gli interventi di taluna classe politica, preoccupata più di denigrare l’avversario politico, piuttosto che avviare un confronto sereno e democratico. Tra questi annovero certamente il Consigliere Licari, del gruppo consiliare del Partito Democratico, il quale nella vicenda dell’aumento della TARSU, da lustro al suo modo di intendere la politica, incentrata sull’attacco personale e scevra da qualsiasi  considerazione autocritica del proprio operato. Proprio per evitare qualsiasi strumentalizzazione del nostro intervento, chiariamo subito che siamo tra quei consiglieri comunali che hanno votato contro il documento presentato da gruppo consiliare del Partito Democratico. Anche perché riteniamo che la politica debba indurre ciascun soggetto ad evitare ipocrisie e nel contempo ad assumersi le proprie responsabilità di fronte alla propria comunità, unico soggetto dell’ordinamento che è in grado di giudicare l’operato e la condotta di chi è deputato a gestire. E le ragioni che hanno indotto i sottoscritti a votare contro quel documento non possono essere semplicemente preconizzate nel distinguo tra consiglieri comunali che vogliono l’aumento (ossia i cattivi) e quelli che invece si oppongono all’aumento (ossia i buoni). Se il voto della seduta consiliare di martedì 12 aprile si limita soltanto a fornire questa semplice considerazione si fa un torto, a mio avviso, non soltanto al corso degli eventi che hanno interessato la tematica dei rifiuti, ma per di più alla partecipazione democratica dei comitati spontanei e delle altre associazione che tanto si sono impegnati per cercare una soluzione all’irritante aumento della tarsu. Piuttosto abbiamo votato contro il documento presentato dal Partito Democratico perché nell’intervento del Sindaco abbiamo potuto scorgere la responsabilità ed il coraggio di un Uomo delle Istituzione che, senza alcun timore e mettendosi in prima linea, ha cercato di spiegare alla cittadinanza, magari con troppi tecnicismi,  quale siano state le ragioni del dissesto finanziario collegato alla tematica dei rifiuti e quali inevitabili conseguenze si sono determinate a carico dei cittadini. Abbiamo votato contro il documento del Partito Democratico perché riteniamo che compito principale di un Sindaco sia quello di tutelare la propria comunità attraverso azioni diligenti e coraggiose, evitando, certamente, di addossare gli sprechi e gli sperperi in capo al consumatore finale, ma avendo sempre a mente che amministrare una comunità significa essenzialmente occuparsi delle generazioni future e limitare, quanto più possibile, le conseguenze di una crisi finanziaria quasi irreversibile. Le dichiarazione del Consigliere Licari destano preoccupazioni proprio perché omettono abilmente di riferire quello che è stato fatto negli anni passati, soprattutto si dimentica la soluzioni che la precedente Giunta volle adottare allorquando si trovò di fronte allo stesso problema dei rifiuti. Nel 2008, epoca non lontanissima, la Giunta Messana, senza passare assolutamente dal Consiglio Comunale, adottò lo stesso provvedimento di aumento del 40 % della tarsu e non ci ricordiamo che in quell’occasione si invocò tanto l’illegittimità dell’atto o la incompetenza funzionale dell’atto. Quello che non può certamente passare è il messaggio che il Partito Democratico, che ha amministrato fino a qualche anno fa la nostra comunità, possa erigersi a moralizzatore e depositario unico della verità, soprattutto ove si consideri che, a differenza del Sindaco Campisi, nessuna opera di ricognizione dei debiti ed attività di accertamento è mai stata portata avanti dalla precedente amministrazione, in ordine alla crescente illiquidità dell’ATO CL1. Se la battaglia del Sindaco Campisi riuscirà ad essere portata a compimento, limitando gli sprechi e gli eccessivi sperperi che si sono sviluppati in questi anni, che non sono certamente identificabili con le spettanze dovute ai lavoratori, cui va la nostra piena solidarietà per l’alacre lavoro che svolgono quotidianamente, allora potranno apprezzarsi i primi risultati concreti in termini di riduzione della tarsu e soprattutto si potrà progettare per il futuro, innestando una cultura ed una mentalità di investimenti nel settore della differenziata. Diversamente, chi ne pagherà le conseguenze, saranno sempre di più i cittadini e le generazioni a venire.

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