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Caltanissetta dichiarata “ambasciatrice della Sicilia”

Michele Spena

Caltanissetta dichiarata “ambasciatrice della Sicilia”

Lun, 14/02/2011 - 18:33

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La Regione riconosce Caltanissetta città a vocazione turistica dichiarandola città “ambasciatrice della Sicilia. Accanto ai capoluoghi di provincia (Agrigento, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani e appunto Caltanissetta), il decreto riconosce localita’ a  vocazione turistica i comuni di Brolo, Castelmola, Cefalu’, Geraci Siculo, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, San Marco d’Alunzio e Savoca, in quanto rientrano compresi tra i borghi che la Consulta del Turismo dell’Anci riconosce come i piu’
belli d’Italia; Lipari, Leni, Malfa, Santa Marina Salina, nelle isole Eolie, Caltagirone, Militello Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Piazza Armerina, Scicli, Sortino, che
detengono beni dichiarati patrimonio dell’umanita’ dall’Unesco; Lampedusa, Favignana, Pantelleria, Ustica, per la loro  particolare localizzazione paesaggistica e Acireale, Erice, Giardini Naxos,, Milazzo, Sciacca, Taormina, Salemi, Monreale,
San Vito Lo Capo, Marsala, Ribera, Menfi, Giarre, Paterno’, Vizzini, Linguaglossa, Castiglione di Sicilia, Castelbuono,
Petralia Soprana, Gangi, Pollina, Piana de gli Albanesi, Avola,  Mazara del Vallo, per la loro conclaata, storica, valenza  turistica. “Per verificare l’esistenza di altre localita’ da
inserire nel piano settoriale, con il decreto “aggiunge l’assessore – e’ stato approvato il bando per consentire ai comuni interessati di presentare una manifestazione di
interesse. Sono fissati con precisione parametri oggettivi. Per  essere inseriti, i comuni ne devono possedere almeno quattro.
Sara’ una commissione a valutarne l’effettivo possesso”. Secondo il decreto, queste sono le caratteristiche richieste:
l’adeguata presenza di beni culturali, artistici e
architettonici; la collocazione all’interno di parchi regionali; la localizzazione paesaggistica e naturalistica, la
persistenza e la tutela dei centri storici, l’adeguata dotazione infrastrutturale alberghiera (che comprende alberghi,
agriturismi, turismo rurale, paesi-albergo, case vacanza, bed  and breakfast); l’organizzazione, da oltre un triennio di
manifestazioni, rassegne o grandi eventi culturali e  un’adeguata presenza turistica, in base ai dati riferiti agli
ultimi tre anni. Questo decreto sostituisce quello varato nel
mese di agosto del 2010, che l’assessore Tranchida revoco’, nel
novembre successivo, per individuare, dopo aver sentito i
rappresentanti dell’associazione dei comuni (l’Anci) e delle
associazioni di categoria del turismo, nuovi criteri di
selezione basati su parametri certi e quantificabili, che
rispecchiassero la reale capacita’ di attrazione turistica
delle localita’.

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